Non è venuto meno l’interesse della realtà inglese “Kingham Leigh-hotel internazionale e sviluppatore di resort”, che aveva individuato in Pieve di Soligo il luogo ideale per realizzare il primo hotel boutique della Regione Veneto, progettato e gestito secondo standard internazionali di lusso.
Solo il Covid aveva fermato momentaneamente il progetto di rinnovamento e ampliamento della storica residenza nobiliare di Villa Vendri, situata nel centro storico della città, nella quale lavoreranno architetti e designer locali e internazionali per trasformarla in un “incubatore di sogni”.
Il progetto iniziale per il nuovo hotel di lusso a Pieve di Soligo prevedeva circa 75 camere da letto e suite di grandi dimensioni, un ristorante di livello internazionale, un “Prosecco bar”, delle strutture per riunioni di alto livello, una piscina all’aperto e un centro benessere, con vinoterapia, ad uso esclusivo degli ospiti della struttura e della comunità locale.
In questi giorni Piers Schmidt, uno dei maggiori esperti al mondo di marchi ed esperienze cliente elevate per il settore del lusso, ha visitato Pieve di Soligo confermando l’interesse di Kingham Leigh ad investire in questo progetto ambizioso proprio nel cuore del sito Unesco delle colline di Conegliano e Valdobbiadene.
Nel 2002 Piers ha fondato Luxury Branding, una società di consulenza internazionale di lusso e ha collaborato con alcuni dei principali gruppi alberghieri indipendenti, tra cui Armani Hotels & Resorts, Belmond, Constance Hotels & Resorts, Dorchester Collection, Dream Hotel Group, LUX* Resorts & Hotels, Paramount Hotels & Resorts e Taj Hotels Resorts and Palaces.
Piers Schmidt è anche commentatore di strategia aziendale e di marca e le sue opinioni sul mercato del lusso e sull’ospitalità sono riportate molto spesso dai media internazionali.
“Pieve di Soligo è un luogo meraviglioso per la sua natura e per la sua storia – ha affermato Piers Schmidt – I turisti internazionali conoscono soprattutto Venezia e il nostro obiettivo è quello di portarli a scoprire le bellezze che si trovano a poca distanza dalla città lagunare. Il Covid ha colpito molto il settore dell’ospitalità e i mercati finanziari si sono fermati per un po’. Tanti investitori pensavano di poter acquistare gli alberghi falliti a causa della pandemia ma, in realtà, ci sono stati meno fallimenti del previsto”.
“Per questo gli investitori ora stanno cercando di lavorare su progetti di sviluppo invece di acquistare alberghi in fallimento – ha aggiunto – Il lifestyle offerto da Pieve di Soligo e da questo territorio, che si trova a pochi passi da Venezia, ha un grande appeal. Se siamo qui è perché abbiamo un importante master plan: siamo stati una settimana in città per ripartire con tutti gli incontri e crediamo che entro fine anno riusciremo ad arrivare ad un buon punto del progetto”.
Schmidt ha spiegato che nel 2022, una volta conclusa la parte finanziaria, si comincerà a sviluppare l’aspetto del design e verso la fine dell’anno potrebbe partire la ristrutturazione della villa per la quale sono previsti circa due anni di lavori.
Il sindaco Stefano Soldan non ha nascosto la sua soddisfazione per questa grande opportunità per Pieve di Soligo, che conferma le potenzialità di un territorio pronto a ripartire dopo l’incubo del Covid.
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