Pieve Incontra, il magistrato Nicola Gratteri incanta il Careni: “In Veneto ‘Ndrangheta in espansione, fanno gola Olimpiadi e Pnrr”

Nicola Gratteri

Teatro Careni al completo ieri sera, venerdì, per il magistrato Nicola Gratteri, nemico giurato della ‘Ndrangheta, primo ospite della rassegna Pieve Incontra 2023, quest’anno intitolata “Icone”. 

Intervista a Nicola Gratteri – Video di Simone Masetto

D’altronde Gratteri, attuale procuratore del Tribunale di Catanzaro, un’icona della lotta alla mafia lo è a tutti gli effetti. Dal 1989, stesso anno in cui gli venne assegnata la scorta di primo livello con cui viaggia tutt’ora, ha contribuito ad affidare alla giustizia centinaia di ‘ndranghetisti.

Da sinistra il sindaco Stefano Soldan, Adriana Rasera e il magistrato Nicola Gratteri

“Quanti di preciso è difficile da calcolare” ha spiegato nel corso della serata, condotta dall’ideatrice di Pieve Incontra Adriana Rasera, magnetizzando con racconti e riflessioni un pubblico composto da cittadini, studenti, autorità civili e militari. 

Il magistrato Nicola Gratteri

Per il magistrato, nonché autore di una ventina di saggi sulla criminalità organizzata, di ‘Ndrangheta si parla poco, perché l’epoca della violenza che univa il Paese nell’indignazione di fronte alle stragi è passata da tempo. 

“Dagli anni Novanta le cosche calabresi, e non solo, si sono evolute, agiscono in modo più sofisticato –  ha sottolineato Gratteri -: forti di accordi con politici corrotti si infiltrano silenziosamente nel tessuto economico delle regioni più ricche acquistando alberghi, ristoranti, latifondi, quote di aziende”. Fra quelle “regioni ricche” soggette agli appetiti delle mafie, il Veneto non manca.

Grande affluenza al Teatro Careni

“La ‘Ndrangheta in Veneto è in espansione –  ha commentato il secondo uomo più scortato d’Italia dopo il Presidente della Repubblica -. Da decenni è già radicata in Lombardia, Piemonte e in parte in Emilia Romagna, ora si sta allargando e insediando anche qui e in Trentino Alto Adige”.

In merito al moltiplicarsi di incendi sospetti in aziende nel Trevigiano, l’ex magistrato Federico Cafiero De Raho ha parlato di “messaggi” da parte del crimine organizzato.

“Le mafie hanno un loro linguaggio per farsi riconoscere – ha spiegato ieri sera Gratteri -. Inviano dei segnali precisi per spiegare cosa vogliono. Il loro obiettivo è quello di comprare attività, di entrare anche come soci di minoranza in aziende in crisi per poi rilevarle e usarle per il riciclaggio”.

“Le mafie non hanno bisogno di arricchirsi, sono già ricche. In particolare il problema della ‘Ndrangheta è quello di giustificare questa ricchezza”. Le Olimpiadi di Milano – Cortina 2026? “Le mafie sono presenti dove c’è denaro e potere. Le Olimpiadi e il Pnrr sono delle opportunità, faranno di tutto per sedersi al tavolo apparecchiato e prendere la loro parte”. 

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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