Neppure la pioggia e il fango hanno spaventato la prima squadra del Benetton Rugby di Treviso, stamattina in allenamento al campo di via Pati a Pieve di Soligo, ospite del Rugby Piave. Dopo le fatiche sotto le intemperie, immancabilmente, è stata la volta dello spiedo preparato per l’occasione, al fine di ristorare i giocatori dopo gli sforzi sul campo.
“Da tempo il Benetton una volta l’anno è nostro ospite per un pranzo – spiega il presidente del Rugby Piave, Gianantonio Spinelli (nella foto con l’ex Benetton e nazionale Fabio Ongaro, ora nello staff dei leoni trevigiani) – Questa volta, però, ha deciso anche di allenarsi qui, ed è un piacere per una società come la nostra accogliere uno dei team maggiori d’Italia e d’Europa”.
Il Benetton Rugby milita dal 2010 nella Pro 14, competizione di rugby a 15 tra le federazioni di Galles, Irlanda, Italia, Scozia e Sud Africa. Oggi a Pieve di Soligo mancavano però i nazionali, impegnati nella preparazione del Sei Nazioni che inizia domenica, e gli infortunati che hanno svolto del lavoro a parte a Treviso seguiti dall’allenatore Kieran Crowley, sopraggiunto per il pranzo.
La stagione del Rugby Piave procede invece spedita: la scorsa domenica è stato realizzato un “piccolo slam”, il primo dell’anno, con Under 16, Under 18 e prima squadra vincenti in tutti i rispettivi campionati.
“Le nostre formazioni giovanili sono delle belle realtà in continua crescita – riporta Spinelli – La prima squadra, invece, milita in serie C dopo la promozione dello scorso anno ed è in lotta per salvarsi. In tutto contiamo circa 290 atleti e negli ultimi anni abbiamo avuto un vero e proprio boom di iscritti. Ora ci stiamo organizzando per rispondere a tutte le esigenze, soprattutto per sopperire alle richieste della scuola per il minirugby, e nel nostro organico abbiamo inserito dei nuovi allenatori”.
“Siamo anche iscritti al campionato di touch rugby e parteciperemo alla prossima festa dello sport organizzata nelle scuole – aggiunge Spinelli – Le attività e i numeri crescono, ma per ora le strutture attuali non ci permettono di impegnarci ulteriormente per accogliere nuovi atleti”.
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(Fonte: Edoardo Munari © Qdpnews.it).
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