Pittrice e scultrice in tempo di guerra, una serata per conoscere Marta Sammartini

L’auditorium Battistella Moccia di Pieve di Soligo

L’Amministrazione comunale pievigina dedica una serata a Marta Sammartini (Belluno, 4 aprile 1900 – Pieve di Soligo, 15 maggio 1954), scultrice e pittrice italiana, tra le pochissime donne attive nel campo della scultura durante il periodo interbellico.

Relaziona lo storico d’arte Gianluca Tormen, che presenterà l’attività e le vicende biografiche dell’artista, mettendone in luce il valore e il ruolo nel panorama artistico della prima metà del Novecento.

Marta Sammartini trascorse la sua infanzia fra i palazzi di famiglia ereditati dai Balbi Valier a Pieve di Soligo e a Venezia, e la villa di Orzes, alle porte di Belluno. Frequentò lo studio veneziano di Annibale De Lotto, scultore cadorino docente all’Accademia di Belle Arti di Venezia, e a vent’anni esordirà sulla scena internazionale esponendo le sue opere alla Biennale d’arte di Venezia nel 1920. Nel corso della sua breve vita – morirà a soli 54 anni – Marta Sammartini si dedicò alla scultura, alla pittura e all’illustrazione, creando opere di grande intensità.

L’incontro, che si terrà venerdì 10 ottobre alle 20.45 all’auditorium “Battistella-Moccia”, è a ingresso libero e rientra nel calendario RetEventi Cultura Veneto 2025.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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