Premio Fabbri per le Arti contemporanee: il collettivo Vega e Silvia Bigi sono i vincitori dell’11esima edizione

Si è svolta sabato 26 novembre a Villa Brandolini la cerimonia di premiazione degli artisti vincitori del Premio Francesco Fabbri per le Arti contemporanee. La manifestazione, a cura di Carlo Sala, è promossa dalla Fondazione Francesco Fabbri in collaborazione con la Città di Pieve di Soligo. Una giuria, composta da critici e autori, ha conferito i due premi e le menzioni speciali nelle sezioni “Arte emergente” e “Fotografia contemporanea”.

In particolare la giuria per la sezione “Arte Emergente” composta da Lorenzo Balbi, Rossella Farinotti, Antonio Grulli, Angel Moya Garcia, oltre al curatore Carlo Sala, ha premiato il collettivo Vega composto da Tommaso Arnaldi e Francesca Pionati in concorso con “Florilegio”. L’opera del 2021 è stata realizzata a partire da una serie di filmati d’archivio relativi a funerali, battesimi o baby shower, che nell’immaginario degli artisti assumono la valenza di “riti contemporanei espressione della cultura consumista”. Dal “magma visivo” dell’opera emergono in particolare alcuni dettagli, i fiori ad esempio, con un riferimento al pensiero dell’antropologo Ernesto De Martino

Le menzioni della medesima categoria sono andate al giovane artista cremasco Andrea Bocca per la sua “Osvaldo”, opera del 2022, giudicata “capace di rileggere, in chiave critica e ironica, la tradizione del design modernista”. L’autore, nella sua scultura, ha alterato il celebre appendiabiti “AT16” di Osvaldo Borsani compromettendone volutamente la funzionalità originale, innescando una sensazione di straniamento. 

Roberto de Pinto (Terlizzi, 1996) con “Prima prova d’incastro” (2022) si è aggiudicato la seconda menzione, mentre la terza è stata conferita al lavoro intitolato “Supports” (The Botanic Garden of the University of Warsaw, 2) di Agnieszka Mastalerz, artista nata a Łódź nel 1991. 

La giuria composta da Daniele De Luigi, Francesca Lazzarini, Elisa Medde, Mauro Zanchi e anche in questo caso dal curatore Carlo Sala, ha valutato le opere per la categoria “Fotografia contemporanea” consegnando il premio all’artista ravennate Silvia Bigi che con “Are you nobody, too?” del 2022 ha proposto “un lavoro che unisce immagine e video, per porre una riflessione attorno al concetto di identità”. L’idea dell’opera nasce dall’unica fotografia esistente della prozia dell’autrice, donna affetta da disturbi mentali. L’installazione della Bigi ha dato voce alla foto della zia divenuta interprete virtuale dei versi di grandi poetesse e scrittrici come Anne Sexton, Mary Shelley, Emily Dickinson e Virginia Woolf, tutte accomunate dall’aver sofferto di patologie mentali.

Le menzioni per la sezione “Fotografia contemporanea” sono andate a Claudia Amatruda per “Gigante” (2020), definito “un lavoro in bilico tra fotografia e performance, dove l’autrice indaga la sua condizione di persona affetta da una rara malattia degenerativa” e all’opera “You Would Wear It as Pajamas and Even to Go Out With It Before Breakfast” (2021) di Anaïs Horn (Graz, 1981). La terza menzione della categoria è stata conferita al lavoro dal titolo in codice  “⟨__ __⟩__ ” del collettivo Tetau composto da Beatrice Zito ed Edoardo Montaccini.

I vincitori hanno ricevuto un premio di 5 mila euro. I loro lavori inoltre sono entrati a far parte della collezione della Fondazione Francesco Fabbri Onlus che li custodirà a Casa Fabbri. Le opere dei finalisti rimarranno esposte fino al 18 dicembre nella mostra collettiva di Villa Brandolini.

“Provo un senso di gratitudine nei confronti di Fondazione Fabbri, del curatore Carlo Sala e dei giurati del premio che negli anni hanno portato a Pieve di Soligo un capitale culturale importante – commenta il vicesindaco Luisa Cigagna, presente alla premiazione -. In questa edizione e nelle precedenti si è svolto un importante lavoro di riflessione e analisi artistica sulle correnti più significative degli ultimi dieci anni, dove in tempi non sospetti sono state individuate le tendenze e gli artisti, oggi famosi, che caratterizzano l’arte, la fotografia e in generale il linguaggio artistico moderno”.

La Fondazione – prosegue il vicesindaco – rappresenta per il nostro territorio, solitamente al di fuori della rotta dei movimenti d’avanguardia, un prezioso motore culturale, uno spaccato sul mondo della contemporaneità. Mi ha fatto molto piacere vedere tanti giovani nella sala di Villa Brandolini: è la prova che questa iniziativa è un elemento di grande attrazione per loro”. 

Il Premio per le Arti Contemporanee, promosso dalla Fondazione Francesco Fabbri in collaborazione con la Città di Pieve di Soligo, gode del patrocinio della Regione del Veneto ed è inserito nel palinsesto regionale RetEventi Cultura Veneto 2022 per la provincia di Treviso con il patrocinio di Landscape Stories e Lago Film Fest.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati