Presentato il primo Bilancio sociale delle scuole della Fondazione Balbi-Valier

Il Bilancio Sociale traduce su carta l’impegno quotidiano di una Fondazione che, attraverso le sue scuole, si impegna a crescere bambini e ragazzi e a coltivare relazioni
con il territorio.

È con profondo senso di gratitudine che la Fondazione Balbi- Valier ha presentato nei giorni scorsi il suo primo Bilancio Sociale: uno strumento fondamentale per condividere impegno, valori, obiettivi e risultati con i tanti interlocutori che, nel territorio, concorrono a costruire una comunità educante.

«Il Bilancio Sociale è un documento che consente alle nostre scuole di rendicontare in modo trasparente e responsabile la qualità del lavoro scolastico – ha affermato, in apertura, il direttore Stefano Uliana –: trasparenza e rendicontazione sociale sono valori importanti per noi, perché negli anni abbiamo sperimentato tanta generosità e vogliamo rinnovare l’impegno, come dice il nostro motto, a crescere insieme nel vero, nel bene, nel bello».

«Siamo qui per condividere un cammino – ha aggiunto Stefano Zanin, vicepresidente della Fondazione – con la prospettiva di continuare a muovere passi insieme». Il Bilancio Sociale diventa così un’occasione per rafforzare il legame tra scuola e territorio, stimolare l’impegno civico, e favorire un modello educativo inclusivo e partecipativo.

Sinergia con il territorio confermata dalla presenza di autorità civili, militari e religiose, enti
associativi e realtà imprenditoriali nell’aula magna del Collegio Vescovile di via Sartori.
Per la Diocesi di Vittorio Veneto è intervenuto Alessandro Testa, Economo diocesano, che da diversi anni segue il percorso delle Scuole del Collegio e si è complimentato con l’istituto pievigino per «la trasparenza con la quale ha scelto di rendicontare e comunicare l’impegno educativo e il sostegno delle tante realtà che partecipano al suo progetto formativo. La Diocesi di Vittorio Veneto – continua l’economo – non può che incoraggiare la Fondazione e le numerose realtà educative presenti in diocesi a continuare con determinazione la strada che è stata intrapresa». L’Assessore all’Istruzione del Comune di Pieve di Soligo Valentina Lucchetta ha sottolineato l’impegno dell’Amministrazione al fianco della Fondazione, per accompagnare nella crescita i ragazzi «che sono il futuro» delle nostre comunità.

A raccontare l’offerta formativa delle scuole nei tre ordini di scuola (infanzia, primaria e
secondaria di primo grado), è intervenuta la Preside e coordinatrice didattica, Fanny Mion, sottolineando l’importanza di mettere l’allievo al centro: «Proponiamo una didattica per competenze, ovvero tanti percorsi personalizzati che portano al “rifugio della competenza”, che è la capacità di affrontare le sfide della vita. Abbiamo introdotto l’orario scolastico modulare: un tempo adeguato per organizzare le lezioni sperimentando nuove metodologie didattiche e stimolando il confronto, la partecipazione attiva, il lavoro cooperativo, le esperienze laboratoriali.

Per noi è fondamentale lavorare sulle potenzialità: è un lavoro artigianale, certosino, da fare passo passo, giorno per giorno. Per questo puntiamo molto sulla formazione dei docenti, sempre ricercando uno sguardo attento e capace di confronto, anche di cambiamento qualora servisse».

I progetti in atto sono tanti, come l’approfondimento forte della lingua inglese: «I laboratori d’inglese con insegnante specialista partono dall’infanzia, per arrivare, con gradualità, alle 5 ore settimanali di inglese alla scuola secondaria – spiega la preside –. Sia in primaria che in secondaria c’è la possibilità di ottenere la certificazione Cambridge Institute. Da quest’anno, inoltre, abbiamo introdotto in alcune ore la metodologia CLIL che permette di utilizzare l’inglese come lingua di approfondimento anche in altre discipline, implementandone l’uso, la padronanza e la competenza linguistica».

Grazie al progetto English Plus al contributo dei partner, il Balbi darà la possibilità di viaggi-studio e viaggi di formazione all’estero per studenti e insegnanti.

Dal lato economico, nel documento presentato è emerso che le donazioni, insieme ai contributi pubblici e all’impegno delle famiglie, hanno una parte importante: esse si traducono in progetti specifici, implementazione delle strutture ma anche in agevolazioni per le famiglie. Più della metà degli studenti – rende noto il Bilancio Sociale – può beneficiare di una retta agevolata; «questo incarna pianamente il nostro spirito – sottolinea il direttore –: garantire un progetto formativo accessibile a tutti indipendentemente dalle condizioni economiche».

Le scuole della Fondazione Balbi-Valier, in quanto parte integrante del sistema nazionale d’istruzione, ricevono contributi ministeriali, ma sono soprattutto i contributi di tutta una serie di altri enti e di tanti donatori che rimangono nell’anonimato, a dire il riconoscimento e il supporto del territorio verso questa realtà educativa.

Valentina Lucchetta l’assessore all’istruzione e alle politiche giovanili del comune di Pieve di Soligo

«Del Bilancio Sociale fa parte anche un piano di miglioramento – spiega Zanin -: si guarda il presente progettando il futuro, a partire da due indicazioni oggettive, che sono gli indicatori Invalsi e il questionario di gradimento delle famiglie. Entrambi dicono l’elevata qualità dell’azione educativa delle scuole. In particolare, nelle prove Invalsi gli alunni del Collegio Balbi si collocano molto al di sopra dei coetanei di altre scuole venete e nazionali, con una percentuale di incidenza delle scuole molto alta. Sono risultati incoraggianti».

Le scuole del Collegio Vescovile Balbi Valier e dell’Infanzia Maria Bambina, dunque, continuano la loro presenza nel territorio come punto di riferimento educativo e centro propulsore di cultura e di valori umani che si irradiano nella società. Fondamentale rimane la cooperazione con il territorio: «La sostenibilità delle nostre scuole è possibile grazie alle famiglie e alle donazioni del territorio, che riconosce il nostro impegno – chiosa Uliana –. Implementare questa rete di supporto serve a garantire un futuro ai nostri ragazzi. Le scuole vanno avanti perché c’è una comunità che fa il Bene».

(Autore: Dplay)
(Foto e video: Matteo De Noni)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata

Total
0
Shares
Related Posts