Il caldo non ha fermato il Gruppo Alpini di Pieve di Soligo che in questi giorni si è occupato ancora una volta del taglio dell’erba e della manutenzione nell’area del parco del Soligo.
Un aiuto prezioso alla comunità pievigina per un servizio che, in questo strano 2020, è stato fatto ben 5 volte, visto che l’erba è cresciuta molto per la pioggia caduta copiosamente in più di un’occasione.
Purtroppo, rispettando le direttive che sono arrivate dalla Sezione, gli alpini di Pieve di Soligo non hanno potuto organizzare le classiche iniziative estive che li hanno sempre visti come protagonisti.
Anche la partecipazione alla rassegna “E-state insieme a Pieve” è stata solo un lontano miraggio perché gli alpini hanno dovuto rinunciare all’evento previsto per il primo agosto nell’area del Parco Vela e del Polo del Gusto con il concerto “Il Piave Mormorava”, in collaborazione con l’associazione musicale Toti Dal Monte, insieme all’ottimo spiedo d’asporto che contraddistingue gli alpini pievigini.
“Prima il dovere e poi il piacere” è la frase che si legge nelle pagine social degli alpini di Pieve di Soligo dopo le fatiche al parco del Soligo: per questo, dopo il taglio dell’erba, alcuni membri del gruppo hanno vissuto un momento conviviale nella baita di un amico, dove hanno trascorso dei momenti di festa nel rispetto delle norme anti-Covid.
“Purtroppo per questo 2020 va così – ha affermato il capogruppo Albino Bertazzon – e abbiamo dovuto rinunciare a molti eventi previsti per l’estate. Troppe responsabilità e poi vi immaginate cosa sarebbe successo se qualcuno si fosse contagiato ad una manifestazione degli alpini? Meglio evitare ed essere prudenti ma spero che questa situazione possa finire presto. In febbraio abbiamo la festa annuale del Gruppo Alpini di Pieve di Soligo e confidiamo di poter essere messi nelle condizioni di prepararci al meglio per organizzare un bel momento di condivisione”.
Inoltre, anche la manifestazione al Bosco delle Penne Mozze, prevista per la prima domenica di settembre, dovrà essere ridimensionata e prima di poter tornare a vedere i classici raduni degli alpini, con migliaia di persone in festa, si dovrà aspettare molto tempo, almeno fino alla scoperta di un vaccino contro il Coronavirus.
Questa situazione non ha spento la buona volontà e la positività degli alpini di Pieve di Soligo che guardano al futuro con ottimismo senza dimenticare le battaglie del passato e riflettendo sulla lezione che questa emergenza epidemiologica ha dato a tutta l’umanità.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
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