Ora mi accorgo di aver avuto un’idea meravigliosa, perché l’aviazione ha progredito immensamente ed avrà un avvenire strepitoso.
(Francesco Baracca, lettera al padre del 5 maggio 1912)
Con queste parole sono accolti a Lugo di Romagna, in provincia di Ravenna, i visitatori della casa-museo dove nacque Francesco Baracca: il più illustre pilota dell’aereonautica italiana, l’asso degli assi abbattuto vicino all’abbazia di Nervesa della Battaglia il 19 giugno 1918.
Lo scorso giovedì 25 ottobre, Qdpnews.it ha visitato questo luogo magico rafforzando l’amicizia nata con Lugo il 26 luglio scorso, quando il giornale online dell’Alta Marca Trevigiana ha dedicato uno speciale a Baracca.
Una visita molto emozionante, interamente guidata, che ha permesso di riscoprire l’uomo Francesco Baracca e la straordinaria epopea di questo pluridecorato del Prima guerra mondiale. Un orgoglio per i suoi concittadini e per l’intera nazione, un illustre caduto di guerra che fu omaggiato personalmente dal re Vittorio Emanuele III e da Gabriele D’Annunzio, il quale lesse il suo epitaffio durante i funerali di Stato del 26 giugno 1918 a Quinto di Treviso. Quattro giorni dopo il corpo di Baracca fu sepolto a Lugo, dopo una toccante cerimonia religiosa alla quale accorse una folla imponente.
Il palazzo in stile Liberty che ospita il museo fu donato da Enrico Baracca, padre di Francesco, al Comune di Lugo affinché non fossero mai dimenticate le gesta eroiche del figlio. Il cimelio più raro, ospitato al piano terra, è uno Spad VII, l’aereo originale sul quale Baracca conseguì una delle sue 34 vittorie consecutive.
Nei due piani superiori sono invece conservati molti oggetti personali e documenti appartenuti all’eroe, come le sue divise militari, frammenti degli velivoli nemici abbattuti, lettere scritte ai genitori, numerose foto d’epoca, onorificenze nazionali ed internazionali ricevute durante la Grande Guerra, come le quattro medaglie al valor militare concesse nel 1916, 1917 e 1918 dal re Vittorio Emanuele III.
Un luogo ricco di storia che merita di essere scoperto passo dopo passo, riavvolgendo il nastro della storia fino a cent’anni fa, immaginando di volare con Francesco Baracca tra i cieli che lo resero un mito inimitabile.
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(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
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