Il progetto della rotatoria sulla Sp34 a Barbisano, inserito nel bilancio di previsione 2023 approvato nei giorni scorsi, al centro del consiglio comunale di lunedì sera.
Il gruppo consigliare Lega-Liga Veneta ha presentato una mozione, puntualmente respinta dalla maggioranza, richiedendo di sospendere il progetto (che prevede l’allargamento di via Schenelle) e un parere tecnico relativo allo svincolo su via Campagna, proposto in alternativa a quello previsto.
“Nel 2005 tale svincolo (su via Campagna ndr) non venne realizzato per carenza di risorse da parte della Provincia di Treviso – puntualizza il capogruppo Gino Lucchetta dalle file dell’opposizione -, con promessa di finanziamento in epoca successiva. Tale finanziamento, di 800 mila euro, è però sfumato nel 2011, sempre per carenza di risorse da parte della Provincia”.
Il gruppo della Lega-Liga Veneta, pur riconoscendo “la necessità di avere un collegamento diretto della frazione di Barbisano alla viabilità extraurbana” ha rispolverato il progetto di un decennio fa ponendolo in antitesi a quello della maggioranza e dando voce alle “notevoli perplessità in merito a tale opera raccolte da cittadini, soprattutto di Barbisano”.
“La rotatoria sulla Sp 34 in corrispondenza di via Schenelle – si legge nella mozione – non assolve alle esigenze di collegamento della frazione di Barbisano collocandosi troppo a ridosso del centro di Pieve e mancando, allo stato attuale della progettazione, del collegamento con via Toti dal Monte”.
Quest’ultimo è previsto, ma è ancora in fase progettuale, e non è dunque compreso nel calcolo del costo dell’opera che a oggi ammonta a 1.150.000 euro, parzialmente finanziati dalla Provincia per 250 mila euro. Tra i nodi ancora da sciogliere che riguardano lo sbraccio di via Dal Monte ci sarebbe la presenza di terreni privati.
“Dal punto di vista della scienza trasportistica – prosegue Luchetta – non ha senso mescolare due flussi veicolari di rango completamente diverso: una strada provinciale ad alto scorrimento con una viabilità comunale di campagna come è via Schenelle”. Quest’ultima “richiede interventi di allargamento e adeguamento per una lunghezza di circa 700 metri, con conseguenti rilevanti costi, anche in termini di consumo di suolo, visto che il sedime attuale è, in diversi tratti, di larghezza inferiore a 5 metri e dovrà essere portato a 10,5 metri più la pista ciclopedonale per una larghezza complessiva di circa 14 metri”.
“I costi del progetto – prosegue il capogruppo – dovrebbero comprendere tutte le opere necessarie alla completa funzionalità dell’opera. Quindi la rotatoria, l’allargamento-adeguamento di via Schenelle per l’intera lunghezza, la rotonda allungata all’intersezione via Schenelle-via Monte Grappa-via Papa Luciani- via Lubin e poi anche la tratta di collegamento con via Toti dal Monte. Non risulta che tali costi, ad oggi, siano ancora stati quantificati”.
L’alternativa dunque per Luchetta è chiara: lo svincolo su via Campagna, come da progetto del 2005, per diversi motivi. In primis la sicurezza “visto che non mescola flussi di diversa gerarchia”, inoltre “l’adeguamento del tratto di via Campagna fino a via Monte Grappa è molto più breve, circa 160 metri, e la sede stradale è già ora più larga di via Schenelle.
Infine, “lo svincolo su via Campagna sarebbe effettivamente a servizio della frazione di Barbisano sia per le percorrenze su via Monte Grappa, sia per quelle provenienti da Barbisanello, assolvendo inoltre la funzione di collegamento per le utenze della Nostra Famiglia e della sede ULSS 2 di via Lubin”.
Pronta la replica del sindaco Stefano Soldan prima di passare ai voti, per cui l’opera che sarà avviata nel 2024 “gode dell’avvallo politico dei cittadini confermato in due tornate elettorali. Sui costi? “Impensabile fare valutazioni economiche comparandoilprogetto attuale con quelli sviluppati oltre dieci anni fa con i prezzi di allora”.
Non ultimo, “bisogna considerare anche la legge sugli espropri attualmente vigente – sottolinea Soldan facendo riferimento ad un edificio privato visibile nella foto aerea allegata alla mozione – il cui esproprio potrebbe da solo incidere più del costo complessivo dell’opera”.
Anche sulla sicurezza il sindaco non accetta lezioni: “quello che abbiamo proposto è un intervento già finanziato dalla Provincia dove sicurezza e visibilità sono certe, cosa che non vale per l’alternativa presenta da voi. Capisco la difficoltà nell’accettare che qualcuno dopo tanti anni riesca finalmente a realizzare la rotatoria – conclude Soldan – tuttavia per quanto aperti alla collaborazione, non intendiamo sospendere il progetto”.
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata – Dino Lucchetta).
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