Sette profughi, tutti di nazionalità afghana, sono stati trovati all’interno di un camion arrivato allo stabilimento della Maia di Pieve di Soligo.
A trovare i giovani, tutti di età compresa tra i 16 e 25 anni, sono stati i lavoratori dello stabilimento che hanno aperto il telone del camion per eseguire delle analisi preliminari sul mangime che era contenuto nel mezzo.
Stando a quanto ricostruito fino ad ora, i sette erano in viaggio da cinque settimane e sono saliti a bordo del camion tre giorni fa in territorio serbo durante una pausa dell’autista.
Immediato l’arrivo sul posto dei Carabinieri di Pieve di Soligo e della Polizia locale che hanno identificato i giovani, tutti privi di documenti.
Assieme alle Forze dell’ordine, nello stabilimento sono arrivati anche i sanitari del Suem 118 che hanno prestato alcune cure ai giovani, che erano comunque in buone condizioni di salute, sottoponendoli al Covid test con risultati tutti negativi.
I giovani erano provvisti di cibo, acqua e coperte per affrontare il lungo viaggio. Al loro ritrovamento alcuni dipendenti dell’azienda hanno comunque dato loto del tè caldo e qualcosa da mangiare.
Avvisato dell’accaduto dalla Polizia locale, è arrivato sul posto anche il sindaco di Pieve di Soligo Stefano Soldan che ha immediatamente organizzato il trasposto dei giovani con un pulmino nella caserma dei Carabinieri di Vittorio Veneto dove verranno completate le procedure di riconoscimento.
“Ci siamo attivati immediatamente e mi sono recato subito sul posto – spiega Soldan – fortunatamente, nonostante il lungo viaggio stavano tutti bene, abbiamo quindi proceduto a organizzare il trasporto verso la caserma con un mezzo adatto”.
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