Si rinnova domani l’appuntamento novembrino al “Careni” con il sinfonismo del Gruppo d’Archi Veneto nel tradizionale Concerto di Santa Cecilia

Nonostante siano trascorsi più di quarant’anni dalla sua morte, l’indimenticata Toti Dal Monte – uno dei più grandi soprani di tutti i tempi, moglianese di nascita ma pievigina di adozione – continua ad essere oggetto di molte iniziative volte a ricordarne il talento. Tra queste svetta l’ormai tradizionale “Concerto di S. Cecilia”, specificatamente dedicato alla sua memoria e riproposto domani, domenica 13 novembre al Careni da uno dei più affermati Ensembles della regione, il “Gruppo d’Archi Veneto”, fondato da Fiorella Foti, che ne è tuttora direttrice artistica.

Forte di una fama consolidata da quasi vent’anni di seria e apprezzata attività musicale  (il magistrato e neo ministro Carlo Nordio, loro sostenitore da sempre e spesso impegnato in veste di presentatore delle loro performances, li ha definiti “musicisti che mantengono viva la tradizione orchestrale trevigiana”), il Gruppo ha al suo attivo oltre 160 concerti, a fianco di famosi solisti (come Leonora Armellini, Giuliano Carmignola, Giovanni Andrea Zanon, Gemma Bertagnolli, Pier Luigi Corona, Enrico Bronzi) e di varie formazioni corali. Ha anche effettuato applaudite tournées in Grecia, Svizzera e Austria.

Sostenuto dal 2019 da uno sponsor prestigioso, la Garmont International (che di recente le ha rinnovato il supporto fino al 2025),è uno dei pochissimi Ensembles italiani ed europei a potersi fregiare del titolo di “Complesso in Residence”: opera, infatti, in stretta unità di intenti con l’ISSR “Giovanni Paolo I”, collegato alla Facoltà Teologica del Triveneto, a seguito di convenzione sottoscritta in virtù della comune volontà di riscoperta e di valorizzazione della musica sacra. Quanto ai contenuti della produzione, la direttrice artistica ha pensato quest’anno a un godibile programma che porta sulla scena i tre grandi padri del “classicismo viennese”: Mozart, Beethoven e Schubert. La serata sarà aperta dalla solenne Ouverture “Egmont”, definita da Massimo Mila “una delle composizioni in cui si manifesta più compiutamente il nobile idealismo eroico dell’animo di Beethoven”, per poi proporre una vera “chicca” come lo splendido “Concerto per clarinetto”, opera composta da Mozart nel suo ultimo anno di vita, caratterizzata da fresca vitalità e da grande inventiva. Il brano sarà affidato al clarinettista bellunese Alessandro Pasuch, che, nonostante la sua giovanissima età, si è già messo in luce come solista con varie formazioni, grazie alle spiccate doti interpretative e al solido bagaglio strumentale. Infine, la spumeggiante Terza Sinfonia, opera di uno Schubert appena diciottenne, ma già agguerrito epigono di Haydn e di Mozart. La direzione sarà affidata come sempre alla prestigiosa bacchetta del M° Maffeo Scarpis.

Il concerto, ospitato domenica 13 novembre al Careni alle ore 18.00, è organizzato grazie al contributo della Città di Pieve di Soligo, gode del patrocinio della Città di Mogliano Veneto ed è inserito nel cartellone RetEventi Cultura 2022.

L’ingresso è a offerta libera e responsabile; il ricavato della serata sarà devoluto all’Associazione Musicale Toti Dal Monte di Pieve di Soligo per la realizzazione di attività musicali a ricaduta sul territorio comunale.

PRENOTAZIONI: https://bit.ly/pievecultura

Info: cell. 347 9658514; biblioteca@comunepievedisoligo.it

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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