Solighetto, chiude la mostra Sovrimpressioni con le “visite d’autore” e la presentazione della “copia zero” del libro edito da Antiga Edizioni

Si conclude oggi, domenica 21 novembre, la mostra “Sovrimpressioni – Zanzotto, il paesaggio e altri immaginari” allestita alle ex Serre di Villa Brandolini a Solighetto e finalizzata a presentare al pubblico di un progetto culturale nato in omaggio ad una delle opere poetiche più significative del lavoro zanzottiano.

Anche oggi la mostra ospiterà alcune “visite d’autore” di relatori che hanno contribuito alla realizzazione del progetto: tra essi il presidente dell’Osservatorio del Paesaggio delle Colline dell’Alta Marca Trevigiana, Roberto Masiero, la paesaggista e docente Annalisa Metta, il professore e direttore della Fondazione Benetton Luigi Latini e il curatore Daniele Capra (oggi alle ore 17).

Proprio oggi, alle ore 12, verrà presentata in anteprima la “copia zero” del libro edito da Antiga Edizioni che completa il progetto culturale e che vede per esteso i contributi di tanti intellettuali italiani chiamati dal curatore Claudio Bertorelli ad una riflessione polifonica sui temi del paesaggio.

Il progetto della mostra si sostanzia in due azioni, di cui la prima costituita da un allestimento temporaneo e la seconda proprio dalla pubblicazione.

Sia in mostra sia all’interno della pubblicazione dialogheranno tra loro le opere di due artisti, Manuel Gualandi e Diego De Martin, e un’antologia di testi inediti prodotti da autori provenienti da diverse discipline.

Tra essi il grande paesaggista Franco Zagari, il presidente Masiero, il critico e curatore Daniele Capra, lo scrittore Alberto Cellotto, gli accademici Roberto Zancan, Annalisa Metta, Bianca Rinaldi, il giornalista Daniele Ferrazza, Lucia Brandoli, Aldo Bonomi, Renzo Di Renzo, Patrizia Laquidara, Luigi Latini, Emma Sdegno e Franciscu Sedda.

Le opere esposte rappresentano tredici paesaggi corrispondenti ad altrettanti luoghi del territorio, realizzate con la fotografia e la sovrascrittura della materia pittorica.

Da questo progetto emerge il concetto di un “paesaggio come luogo di contraddizioni possibili, come pretesto per uno sguardo ri-sorgivo, come ‘parola’ in cerca di una nuova definizione”.

(Foto: Facebook).
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