Solighetto, “Onorare è ricordare”: ieri gli alpini in visita a Caporetto nel ricordo della Grande Guerra

Onorare è ricordare: sembra una frase fatta, ma è questo lo spirito che muove da cent’anni l’Associazione nazionale alpini. Ieri, domenica 25 agosto, il gruppo alpini di Solighetto ha fatto la sua parte andando a visitare Caporetto (oggi Kobarid), città simbolo della Grande Guerra italiana, durante tradizionale gita annuale.

Due le tappe più importanti del viaggio in Slovenia: il museo e il sacrario militare di Kobarid. Il museo, disposto in dodici sale, ospita un migliaio di modelli di armi, strumenti, uniformi e cimeli, oltre 500 fotografie e 50 carte geografiche militari e documenti originali del tempo.

Il sacrario militare di Caporetto, o sacrario di Sant’Antonio da Padova, accoglie le spoglie di 7.014 militari italiani e 1.748 caduti ignoti, fu inaugurato da Benito Mussolini nel 1938 e ha una forma piramidale a base ottagonale.

In cima alla costruzione si trova la chiesetta dedicata a sant’Antonio, consacrata nel 1696 e, pertanto, già esistente prima della costruzione dell’ossario.

Il sacrario militare di Caporetto ha una particolarità che lo rende speciale: anche se la sua gestione è affidata allo Stato italiano, è l’unico che non si trova sul suolo nazionale, infatti gli altri resti dei soldati italiani caduti in terra slovena furono traslatati negli ossari di Redipuglia e Oslavia.

(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: Gruppo Alpini di Solighetto).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Related Posts