“La sua poetica non è il pianto perché Ceschin è ottimista e guarda alla bellezza della natura”: queste le parole utilizzate dallo storico dell’arte Antonio Manno per concludere la presentazione della mostra antologica “Livio Ceschin-Dimore di luce e vento. Incisioni e tecniche miste 1991-2021” inaugurata ieri, sabato 11 settembre, negli spazi di villa Brandolini a Solighetto.
Presenti, oltre all’incisore pievigino Livio Ceschin, anche il vicesindaco di Pieve di Soligo, Luisa Cigagna, il coordinatore di Vite Illustri Pieve di Soligo (Vip), Marco Zabotti, e il maestro Giancarlo Nadai con la Piccola Orchestra Veneta che ha intrattenuto il pubblico con alcune esecuzioni musicali nella splendida cornice della villa.
La mostra, che abbraccia i primi 30 anni del lavoro di Ceschin, è suddivisa in cinque sezioni ed è composta da opere calcografiche e tecniche miste su carta.
Il professor Manno ha sottolineato la centralità del tema del paesaggio e la capacità dell’incisore pievigino di porsi di fronte alla natura per meditare sul senso profondo della vita.
Ceschin, artista di fama internazionale che “cerca di fare poesia attraverso il segno”, è stato definito un abilissimo artigiano e un raffinato disegnatore: un artista sensibile e spirituale che non vuole rappresentare solo “quello che si vede” perché le sue opere sono metafore che rimandano al senso del tempo.
Nella mostra sono presenti degli omaggi all’Impressionismo ma l’incisore ha dimostrato di sapersi muovere su piani diversi.
“L’incisione è un’arte lenta e colta – ha affermato il vicesindaco Cigagna – che non può avere impazienza perché l’incisore è come l’alchimista che trasforma la materia scura, l’inchiostro, in materia chiara con il foglio bianco che riporta le sue incisioni. Con questa mostra vogliamo rendere omaggio a un artista che ha scelto un linguaggio antico ma che ha saputo anche farlo diventare contemporaneo. Un artista che con il suo lavoro trentennale ha celebrato il nostro paesaggio e le suggestioni che sa fornire”.
Il vicesindaco Cigagna ha sottolineato che le incisioni di Livio Ceschin “insegnano il valore del tempo e della pazienza, la capacità di soffermarsi ad osservare il particolare e nello stesso trovare l’armonia e la perfezione degli attimi della nostra vita”.
“Questa particolare iniziativa avviene nel trentesimo dell’attività artistica di Livio Ceschin – ha affermato Zabotti – Credo che per noi sia un significato importantissimo: fare in modo che gli anniversari, il tempo che passa, quello segnato dalla bellezza come nel caso di Livio Ceschin, venga anche ricordato, proposto e mostrato. Non reso nascosto ma visibile perché noi abbiamo bisogno oggi, in questo particolare tempo, di bellezza visibile. Nella contemplazione dell’arte di Livio ci sia davvero per noi tutti motivo di edificazione, di incoraggiamento e di bene, anche comunitario”.
“La luce per me è sempre stata un punto di riferimento per le incisioni – ha affermato l’incisore Ceschin – è un elemento che è difficile da catturare per essere raccontato. Siamo sempre alla ricerca di questa luce che cambia continuamente e fa cambiare anche lo sguardo sulle cose. Uno sguardo che si rinnova di continuo e che ti fa capire sempre di più che quello che è importante non è cercare cose eccezionali, ma vedere in modo eccezionale ed è soltanto questa la garanzia per cui si continua a fare ricerche artistiche”.
La mostra, promossa dall’associazione Cultura e Società-Università Adulti di Pieve di Soligo e realizzata grazie al contributo della Città di Pieve di Soligo, sarà aperta al pubblico dal 12 settembre al 24 ottobre 2021 nelle giornate di venerdì e sabato, dalle ore 16 alle 19.30, di domenica e nelle festività, dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30.
L’accesso e le visite guidate, nel rispetto delle disposizioni anti Covid, sono possibili su prenotazione e l’incisore sarà presente durante gli orari di apertura e su appuntamento per visite guidate (livio.ceschin@gmail.com – 338 5963313).
Alle ore 18.30 di mercoledì 15 settembre, sempre su prenotazione, verrà presentato il docufilm “Percorsi incisi” patrocinato da Regione Veneto, Città di Pieve di Soligo e Fondazione Benetton di Treviso.
Il catalogo digitale del docufilm è disponibile al sito www.livioceschin.it, alla sezione cataloghi, pagina 2.
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