Un venerdì sera, quello del 15 luglio, in festa a Gorgo al Monticano per il centenario del campanile e delle campane della chiesa dei SS. Ippolito e Cassiano. Un traguardo importante per la città che ha visto la partecipazione di molti cittadini.
Si tratta del primo di tre appuntamenti patrocinati dal Comune e dall’Istituto diocesano “Beato Toniolo” di Vittorio Veneto che si svolgeranno in tre serate, tutte previste alla chiesa parrocchiale per festeggiare il traguardo del centenario.
A partecipare all’evento anche il sindaco di Gorgo al Monticano Giannina Cover, l’assessore alla cultura Patrizia Tasco, la rappresentante dell’Istituto diocesano “Beato Toniolo” Federica Forner e il parroco don Angelo Pederiva.
Una serata all’insegna della scoperta del campanile e della chiesa parrocchiale, quindi, grazie a tre esperti in materia: Diego Bellese, appassionato di campanologia, Giuliano Ros, esperto di arte sacra cenedese e Cristian Patres, curatore degli archivi parrocchiali.
Ad aprire la serata, Cristian Patres – assessore e curatore degli archivi parrocchiali di Gorgo al Monticano – che, tramite la sua ricerca, avvenuta in vari paesi del circondario – soprattutto a Vittorio Veneto, nella biblioteca e nell’archivio nel seminario – ha mostrato e spiegato svariate immagine evocative di un tempo ormai passato.
Partendo dal ‘900, con passione ed entusiasmo, ha ricostruito la storia della parrocchia, del campanile e delle campane – anche precedenti a quelle che, ad oggi, sono presenti – grazie a tutti i documenti, date e aneddoti che, con determinazione, ha trovato. “La curiosità mi ha portato a fare la ricerca. Un viaggio che mi ha fatto trovare materiale inedito, dimenticato, facendomi ricostruire la storia di un punto di riferimento per tutta la comunità” racconta Patres.
Successivamente il giovane appassionato e, sicuramente, futuro esperto di campanologia – l’insieme di tutte le discipline inerenti allo studio sistematico e scientifico delle campane – Diego Bellese ha spiegato in dettaglio una delle cose a cui tiene di più: le campane.
Bellese – da poco diciottenne e futuro componente dell’associazione “Scampanotadors Furlans”, che mantiene vivo il mondo delle campane – ha illustrato, in particolare, la campana di Gorgo al Monticano: “Ha una scala maggiore in Re Bemolle 3 che crea un accordo bolognese. Quest’ultimo è utilizzato soprattutto in Cadore”.
Ha concluso la serata Giuliano Ros – esperto di arte sacra cenedese e operatore turistico dell’Istituto diocesano di Vittorio Veneto – con lo studio delle iconografiche delle campane, partendo dai santi patroni. Esse, infatti, hanno vari significati e una storia alle spalle che, molte volte, sono difficili da indentificare con precisione.
Durante la serata, Ros, ha fatto visionare varie iconografie descrivendole nei minimi particolari e riconducendole nel giusto spazio e tempo. “Lo spirito che ci ha uniti sono le campane, un segno sonoro che risuona in tutto il Paese. Abbiamo qui due santi, due patroni e oggi è l’occasione giusta per discuterne” afferma l’esperto.
I prossimi eventi si svolgeranno venerdì 22 luglio alle ore 21 con il concerto di musica classica eseguito dall’ottetto d’archi della Piccola OrkeStra barocca con brani di Vivaldi e Mozart e domenica 24 luglio con la santa messa officiata dal vescovo Corrado Pizziolo e accompagnata dal coro Laetitia.
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