Si è trasformata in un’odissea la gita in terra irlandese di alcuni studenti dell’istituto superiore Marco Casagrande. Da mercoledì scorso, infatti, gli studenti e i professori che li hanno accompagnati sono bloccati a Dublino a causa del maltempo che negli ultimi giorni imperversa oltremanica. Si tratta di circa una settantina di ragazzi, quattro classi di quarta: due del liceo scientifico e due del liceo delle scienze umane.
Un viaggio che rimarrà a lungo nella memoria degli sfortunati protagonisti. Mercoledì gli studenti si trovavano in aeroporto, pronti a fare ritorno a casa, quando nel bel mezzo del check-in tutti i voli sono stati cancellati. Un imprevisto che ha costretto i professori a cambiare piano in corsa, posticipando il rientro in Italia. Poco male se non fosse che ora il gruppo è bloccato in albergo, impossibilitato ad uscire per colpa della neve.
La tempesta “Emma”, accompagnata da neve e gelo, sta mettendo in ginocchio la Gran Bretagna. In Irlanda il maltempo ha bloccato strade e servizi ferroviari, cancellando anche centinaia di voli. Nel Regno Unito non si ricorda l’ultima tempesta simile. “Al momento non sappiamo quando rientreranno i ragazzi: nella chat di Whatsapp che raggruppa noi genitori c’è chi parla di lunedì e chi addirittura di mercoledì prossimo – riporta Francesco, padre di uno degli studenti – Sicuramente non oggi o domani”.
La gita era cominciata mercoledì 21 febbraio. Il programma prevedeva ore di scuola al mattino, lasciando per il pomeriggio le attività culturali. Ospiti di alcune famiglie, il gruppo avrebbe dovuto lasciare Dublino una settimana dopo. Ma il maltempo ha deciso diversamente. Ora gli studenti si trovano chiusi in albergo insieme ai loro professori, a spese dell’assicurazione. “I ragazzi stanno bene, l’hanno presa con goliardia”, rassicura il genitore.
Per alcuni di loro, però, circa una ventina, al danno si è aggiunta la beffa: a differenza dei compagni sarebbero dovuti tornare in Italia oggi, ma dopo una notte trascorsa in aeroporto e una nuova cancellazione del volo, sono dovuti rientrare in albergo. “Dopo la chiusura del programma, ovviamente le famiglie del posto non sono tenute a riaccogliere i ragazzi”, chiude Francesco.
(Fonte: Mattia Vettoretti © Qdpnews.it).
(Foto: www.facebook.com/dublinairport).
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