Ci sono figure che, di fatto, scelgono di “adottare” un determinato territorio, per eleggerlo come propria patria di adozione, guadagnandosi affetto dal territorio stesso.
Un fatto che è accaduto a Pieve di Soligo, con la soprano Toti Dal Monte (nome d’arte di Antonietta Meneghel): nata a Mogliano Veneto nel 1893, fin da piccola dimostrò una propensione per la musica, che il padre Amilcare seppe incentivare.
Il padre, maestro di musica originario di Solighetto, la incoraggiò a frequentare il Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia. Fu così che Toti dimostrò la propria bravura, riuscendo poi a costruire una solida carriera, tra concerti in giro per il mondo e, in un secondo momento della propria vita, anche l’esperienza di attrice al teatro e al cinema.
Innamorata di Pieve di Soligo, acquistò una proprietà a Barbisanello, dove fece ristrutturare una villa. Morì nel 1975 proprio a Pieve di Soligo, città dove il poeta Andrea Zanzotto le dedicò addirittura una poesia, dal titolo “Co l’è mort la Toti”.
E proprio per ricordare la presenza di questa straordinaria soprano e ricambiare il suo affetto per la città, il Comune di Pieve di Soligo ha organizzato la rassegna “Toti Dal Monte a 50 anni dalla morte”, in collaborazione con la Città di Treviso e con il patrocinio dell’amministrazione comunale di Mogliano Veneto.
Si inizierà il 9 maggio alle 20.45, con un concerto lirico al Battistella Moccia, tenuto dal soprano Nao Takeuchi, vincitore della borsa di studio “Toti Dal Monte” (si esibirà con il pianista Alberto Bellio), seguito dalla presentazione del volume “Ritratto di signora. Toti Dal Monte tra pubblico e privato”, a cura della giornalista Elena Filini (Diastema editore).
Seguirà il Concerto di primavera del 17 maggio alle 20.45, con la Corale di Barbisano, alla chiesa parrocchiale di Santa Caterina, sempre a Barbisano.
Il 23 maggio alle 18.30 alla Locanda da Lino si svolgerà l’evento “Toti Gourmande” (su prenotazione), alla scoperta della passione per la cucina della soprano.
La rassegna si chiuderà il 29 giugno: alle 15 è prevista la visita guidata a Villa Toti Dal Monte a Barbisano, mentre alle 17 sarà la volta del “Concerto en plein air” (prenotando alla biblioteca di Pieve di Soligo) della Piccola Orchestra Veneta.


“Abbiamo voluto dare la giusta risposta anche ai cittadini, con l’apertura della villa”, ha detto l’assessore alla Cultura Eleonora Sech la quale, tra le righe, ha fatto intendere come l’amministrazione avesse fatto un pensierino sull’acquisizione della villa di Barbisanello, che richiederebbe tuttavia delle manutenzioni costanti.
Come riferito dall’assessore, invece, sono in corso i lavori per il progetto di restituire un museo alla città, in chiave moderna, dedicato alla soprano, un tempo situato in villa Brandolini e che, ora, potrebbe sorgere nel Mulino lungo il Soligo, in Borgo Stolfi.
“Il volume che andremo a presentare contiene gli interventi di un convegno tenutosi nel 2023 a Pieve di Soligo – ha raccontato Elena Filini -. Un libro che crea interesse attorno a questa figura di donna, anche a un pubblico non musicale”.
“Un ritratto composito, frutto anche di un costante lavoro d’archivio, che fa emergere episodi come quello in cui la soprano nascose per un anno, nella sua villa, un pianista ebreo” ha concluso.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto e video: Arianna Ceschin)
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