Oggi sabato 1° aprile si svolgerà in città il Convegno di studi a cura di Elena Filini, dal titolo “Ritratto di signora: La vita di Toti Dal Monte tra pubblico e privato”. All’Auditorium Battistella Moccia di piazza Vittorio Emanuele II, con inizio alle 16, ci si addentrerà nella biografia di Toti Dal Monte dall’infanzia al debutto, attraverso i principali eventi che scandirono la sua esistenza.
Si seguiranno le cronache dell’epoca e la sua autobiografia “Una voce nel mondo”, con la presentazione di immagini e contenuti inediti, tra cui le pagelle della giovane Toti al Conservatorio. Inoltre, verrà presentata una canzone veneziana a lei dedicata da Carlo Polacco, pianista e maestro ripassatore di origine ebraica, che la stessa Toti nascose nella villa di Barbisanello dal settembre 1943 al novembre 1944.
Si indagheranno i vari aspetti della personalità versatile di Toti Dal Monte, partendo dagli anni giovanili, in cui studiò al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, con il contributo di Silvia Urbani, per arrivare agli anni dell’esordio al Teatro alla Scala e dell’incontro fondamentale con il grande Arturo Toscanini, nel racconto di Andrea Vitalini del Teatro alla Scala.
Da un Teatro all’altro, per approfondire un’altra grande dote di Toti Dal Monte, quella di attrice di teatro, con i suoi esordi nella commedia veneziana: sarà Fortunato Ortombina, sovrintendente al Teatro La Fenice di Venezia, a raccontarci questa fase, in cui Toti crea il suo rapporto con il celebre teatro veneziano, recitando anche per la Compagnia di Cesco Baseggio.
L’eredità che Toti ha lasciato nella lirica ancora oggi produce meravigliosi cantanti che a lei si ispirano: il Concorso Internazionale del Teatro Comunale Mario Del Monaco di Treviso premia ogni anno le migliori voci emergenti. Il Concorso nacque nel 1969 e fu a lei dedicato dal 1975: ne parleranno Stefano Canazza, direttore del Teatro Dal Monaco, e Roberto Scandiuzzi, basso di chiara fama e componente della giuria del concorso.
La personalità versatile di Toti Dal Monte la portò ad essere ambasciatrice di un territorio, quello della sua Pieve di Soligo e delle magnifiche Colline del Prosecco, nelle cui potenzialità, soprattutto gastronomiche, ha sempre creduto. La cucina era una sua grande passione e fu tra i fondatori dell’Accademia Italiana della Cucina, come testimonia Roberto Robazza, che dell’Accademia è il referente per il trevigiano, che ci racconterà questo aspetto con Marco Toffolin, figlio ed erede di Lino a Solighetto. Lino e Toti furono molto amici: ancor oggi la Locanda serve un piatto a lei dedicato.
Infine, la Toti più privata e familiare, madre e nonna, sarà oggetto della conversazione con i nipoti, figli di Marina Dolfin, amata figlia della Toti (avuta con il marito De Muro, attore) e a sua volta attrice. Antonella e Massimo Rinaldi, oggi entrambi doppiatori, ci condurranno in questo viaggio di aneddoti e racconti personali, per concludere il Convegno.
La rassegna dedicata ai 130 anni dalla nascita di Toti dal Monte si snoderà poi per tutto l’anno, a Pieve di Soligo e a Mogliano Veneto, con cene-concerto, proiezioni (Toti fu anche attrice, prima a teatro e poi al cinema e in tv), una mostra fotografica che ne ripercorrerà la vita, passeggiate nei luoghi che amava di più, tra le colline del Prosecco, oggi patrimonio dell’Unesco.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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