“Trieste chiama, Pieve di Soligo risponde”: una cinquantina di persone hanno manifestato davanti alle Poste. Sindaco disponibile a incontrare l’organizzatore

Si è trasformato in una “manifestazione per la pace” il meeting delle 13 di oggi venerdì davanti all’ufficio postale di Pieve di Soligo, organizzato in segno di vicinanza nei confronti dei manifestanti colpiti con idranti e lacrimogeni dalla Polizia durante il sit-in dei “No Green Pass” qualche giorno fa al porto di Trieste.

Promotore è stato un dipendente delle Poste pievigine, che non può lavorare perché sprovvisto di Green Pass e che aveva contattato il sindaco Stefano Soldan per organizzare insieme al Comune un evento che coinvolgesse tutta la comunità.

Circa 50 persone hanno partecipato alla manifestazione, anche se diversi cittadini si sono lamentati perché, a loro dire, se l’incontro fosse stato organizzato nel tardo pomeriggio o nel fine settimana le presenze sarebbero state sicuramente maggiori.

Nessun problema per la sicurezza e nessun tafferuglio durante la manifestazione, controllata a distanza dalla Polizia locale.

Ieri il sindaco di Pieve di Soligo, parlando dei fatti di Trieste, si era detto certo che coloro i quali hanno commesso atti di violenza saranno richiamati alle loro responsabilità, e aveva evidenziato la necessità che la manifestazione di oggi avvenisse in modo pacifico e ordinato.

Rispetto alla questione del dipendente delle Poste di Pieve di Soligo, il primo cittadino si è reso disponibile ad incontrarlo presto, insieme al direttore dell’ufficio postale, per un confronto su questa situazione molto delicata che accomuna molti lavoratori nelle sue stesse condizioni.

Nessuna voglia di parlare con i giornalisti presenti durante la manifestazione da parte dei partecipanti.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata e per gentile concessione di un lettore).
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