Unesco e colline del Prosecco, dossier da rivedere? A giugno la valutazione finale

Unesco, come procede la candidatura? La domanda se la stanno ponendo in molti in questi giorni, dopo la lettera inviata da Icomos – ente responsabile della valutazione di tutte le nomine dei Beni dell’Umanità nei confronti del criterio fondamentale di “eccezionale valore universale” – alla delegazione italiana Unesco a Parigi datata 18 gennaio 2018, in cui viene riportato un primo giudizio sintetico sul dossier presentato per sostenere la nomina delle colline di Conegliano e Valdobbiadene a Patrimonio dell’Umanità, e pubblicata ieri dalla Tribuna di Treviso.

Stando al documento, ci sarebbero degli elementi di incertezza su alcuni requisisti necessari ad ottenere il prestigioso riconoscimento, in particolare per quanto riguarda la dimostrazione che si tratti effettivamente di paesaggio storico legato al vino con “valore universale” e pertanto differente e unico rispetto ai tanti altri paesaggi vinicoli presenti in tutta Europa.

La candidatura delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene è stata approvata a gennaio di un anno fa dalla Commissione nazionale italiana per l’Unesco e la decisione finale è prevista per giugno/luglio di quest’anno.

“Sicuramente è già stato inviato un documento di sintesi, con le prime impressioni della commissione giudicatrice“, spiega a proposito Pietro Laureano, presidente di Icomos Italia, che in quanto tale non può valutare le candidature italiane, affidate al giudizio dei colleghi all’estero.

“In seguito all’invio di questo documento, si aprono due possibilità per il territorio candidato: proseguire con la valutazione finale, oppure prendersi un anno di tempo per sistemare il dossier”, riporta Laureano, che poi aggiunge: “Come esperto esterno, per quanto riguarda la candidatura delle colline del Prosecco, penso si tratti di un luogo eccezionale, ma che la candidatura sia stata troppo legata al vino, mentre il paesaggio in questione ha una storia più lunga e articolata. Anche il discorso ambientale potrebbe rappresentare un punto debole, visto che la candidatura rappresenta in qualche modo la premessa ad una gestione virtuosa del territorio”.

Dal Consorzio del Prosecco Superiore per ora non trapela nulla, anche se in vista ci sono delle iniziative che vanno sempre più verso la tutela dell’ambiente, segno che l’argomento è comunque molto sentito anche dai diretti interessati.

A tal proposito, il prossimo venerdì si terrà una conferenza nella quale verranno presentate delle novità riguardanti il Regolamento intercomunale di polizia rurale, il documento che norma l’utilizzo di pesticidi e fitofarmaci all’interno della Docg del Prosecco Superiore, l’area che coincide con quella candidata a Patrimonio dell’Umanità.

(Fonte: Edoardo Munari © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Related Posts