La comunità di San Pietro di Feletto si sta attrezzando per accogliere al meglio il flusso turistico nel cuore del territorio Unesco: la Pro loco, insieme al Consorzio delle Pro loco infatti ha aggiornato lo stato dei lavori per la nuova futura sede per l’accoglienza turistica.
Si tratta dell’opera di ripristino della vecchia scuola elementare di San Pietro che verrà trasformata in un info point del del territorio (vedi articolo).
Protagonisti del progetto sono il presidente della Pro loco di san Pietro di Feletto Arcangelo Marcon, il presidente del Consorzio delle Pro loco Roberto Franceschet e la vicepresidente Lucina Pradal, l’architetto e direttore dei lavori Bruno Dal Col, l’impresa Lorenzon Costruzioni e il vicesindaco Loris Dalto che segue con attenzione tutto il percorso dei lavori.
Il cantiere è stato voluto dalla Pro loco e dal Consorzio: quest’ultimo lo si sta gestendo come committente e vuole tradursi nel recupero rispettoso di una struttura storica per la comunità, proprio ai piedi dell’antica Pieve, dandole una destinazione turistica.
Il fabbricato ha caratteristiche particolari, fa sapere l’architetto Dal Col, perchè trattandosi di un edificio di oltre 70 anni è assoggettato al vincolo monumentale dai beni culturali, quindi dipende dal parere sovrintendenza.
Di conseguenza i lavori sono stati affidati a un’impresa abilitata a praticare restauri su questo genere di edifici ma i costi sono chiaramente superiori a un’opera civile nuova e standard. L’importo è di 210.312,57 euro esclusi impianti e serramenti, e l’acquisto dell’immobile si è trasformato in una cessione di quote alla Pro loco e al comune, cosa che ha permesso di recuperare l’edificio. I lavori sostanziali sono partiti il 6 agosto 2021.
Il restauro e il recupero sono stati pensati in modo da non compromettere la struttura ed è stato previsto anche un ampliamento esterno dotandolo dei minimi servizi di cui ha bisogno senza rubare spazio utile all’interno, che invece potrà venire sfruttato pienamente nella sua funzione di punto informativo.
“Il Consorzio – spiega il presidente Franceschet – ha sempre individuato nella Pieve di San Pietro uno dei riferimenti più importanti: è un edificio millenario, forse uno dei più antichi del territorio, che si trova all’interno dei luoghi del cuore. La mia attenzione ha spinto il Consorzio a donare una somma per affrontare l’acquisto e il restauro: è un’operazione di rilievo perché se è vero che le Pro loco hanno il dovere di mantenere la memoria e recuperare i beni delle comunità questo è un esempio concreto del concetto”.
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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