Il convegno di ieri a Valdobbiadene, dal titolo “Viticoltura nelle colline del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene, Focus 2021 per resilienza e rilancio”, ha dato un’iniezione di ottimismo a tutti i viticoltori della Docg in vista della vendemmia 2021.
Dopo i saluti iniziali del vicesindaco Pierantonio Geronazzo e del presidente di Coldiretti Valdobbiadene Fabio Piccolin, il direttore di Coldiretti Treviso Giuseppe Satalino ha fatto un’introduzione prima di dare la parola ai relatori: Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti Treviso, Elvira Bortolomiol, presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, e Giovanni Pascarella di Extenda Vitis.
Satalino ha spiegato che, dopo la fase più critica della pandemia, in Italia si è registrata una crescita del Pil nella quale l’esportazione agroalimentare ha giocato un ruolo da protagonista (+23,1% a giugno con una proiezione di valore su base annuale stimata in 50 miliardi di euro nel 2021).
La ripresa post-Covid, infatti, si regge soprattutto sulle esportazioni agroalimentari e gli Stati Uniti sono la nazione importatrice che ha registrato l’incremento maggiore con un +18,4% (la Germania resta al primo posto tra i Paesi importatori mentre la Gran Bretagna, a causa della Brexit, è scesa).
“La ripresa del canale Horeca è stata significativa, oltre le più rosee aspettative – ha affermato il presidente Polegato – La gente ha dimostrato di avere voglia di consumare e di andare al bar e al ristorante. Il Prosecco è stato capace di dare dei risultati importanti che ci permettono di guardare in modo ottimistico al futuro. C’è bisogno di prodotto e il mercato assorbe, ma i prezzi devono rispecchiare un’esigenza reale del mercato e non dobbiamo ripetere la situazione del 2017 con i prezzi che erano schizzati dopo le gelate”.
“La differenza di prezzo rispetto alla pianura è comunque necessaria perché il territorio abbia una valorizzazione – continua – Se non ci fossero state queste colline anche gli altri territori non avrebbero beneficiato di questi risultati. Quest’area parla da sola per la sua bellezza e la sua originalità ma i turisti che arriveranno sono esigenti e preparati e ci confronteranno con altre zone. Con il cambio al vertice del Consorzio di Tutela finalmente si parla in maniera ottimistica del futuro del Conegliano Valdobbiadene”.
Polegato non ha trascurato il tema della sostenibilità, invitando i viticoltori a fare di più considerando anche le sollecitazioni che arrivano da più parti.
“Non esistono solo i produttori ma anche i cittadini – conclude – Il produttore deve avere consapevolezza e rispetto dell’ambiente e in questo Coldiretti è sempre stata chiara. Abbiamo stilato anche un vademecum: si può fare una viticoltura sostenibile e sana”.
Il presidente Bortolomiol ha detto che quest’anno la vendemmia inizierà intorno al 12-15 settembre nel territorio di Conegliano e al 20-21 settembre a Valdobbiadene.
“Sarà una vendemmia di assoluta qualità – spiega il neopresidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Docg – La produzione massima consentita è di 135 quintali per ettaro e il territorio della denominazione è di 8.700 ettari. C’è stato un aumento del 37% delle certificazioni e il Cartizze ha avuto un aumento del 22%. Andiamo verso l’apertura di nuovi mercati e sono state confermate 92 milioni di bottiglie. Registriamo anche un aumento nella Gdo e crescono Germania, Canada e Giappone”.
Elvira Bortolomiol ha annunciato che è stata creata la commissione tecnica viticola e quella per la promozione; il Consorzio, inoltre, lavorerà all’istituzione di un direttore.
“Il tema della sostenibilità resta cruciale – continua – È importante il rapporto con l’Associazione per la Tutela delle colline Unesco e la condivisione con gli altri due consorzi per elaborare strategie di crescita condivise. Rafforzeremo la strategia di marketing e la promozione, e sono 117 le aziende del Consorzio che si sono certificate con il Sistema di Qualità Nazionale di produzione integrata (SQNPI). Serve un cambio culturale ed entro il 2029 tutte le aziende si potranno certificare e avere le api”.
“Abbiamo 142 ettari che comprendono la piccola area del biologico – conclude – e stiamo sperimentando delle soluzioni tecnologiche per migliorare i processi produttivi con un’attenzione alle energie rinnovabili. Presto avremo un tavolo con la diocesi di Vittorio Veneto e incontreremo don Maurizio (parroco di Miane) e il vescovo. Gli stimoli che ci arrivano dalla diocesi sono positivi ma forse puntando meno il dito si potrebbe lavorare meglio. Auguro a tutti una buona vendemmia”.
Alla fine dell’incontro, Giovanni Pascarella ha fornito alcuni dati sull’annata e sul periodo che ha preceduto la prossima vendemmia: in aprile e maggio ha fatto freddo, a maggio ha piovuto 25 giorni su 31 e la grandine ha colpito soprattutto alcune zone di Colbertaldo e Col San Martino.
A giugno non ha piovuto e le temperature sono state calde, mentre la pioggia è tornata a luglio.
Il mese di agosto è stato mediamente buono e il germogliamento ha avuto un ritardo anche se questa potrebbe essere una delle migliori vendemmie degli ultimi anni.
Da fine maggio ai primi di giugno si è diffusa la Flavescenza dorata, non solo nel territorio della Docg, e il consiglio principale è quello di togliere le viti malate per evitare che la malattia, trasmessa da un insetto, si diffonda ad altre viti (l’insetto si è già riprodotto ed è morto, quindi ora non serve trattare).
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