Ecco il programma di “Risvegliare Possagno”, la lista di Ivano Zatta: “Trasparenza e coinvolgimento dei cittadini”

La lista di Ivano Zatta, che nelle elezioni del 12 giugno affronterà quella del sindaco uscente Valerio Favero, ha scelto il nome “Risvegliare Possagno”, interpretando il paese come “una bella addormentata da risvegliare”: i punti più importanti su cui intervenire, secondo la squadra di Zatta, sono turismo e attività commerciali, sviluppo sociale, spazi “vivi” per aggregazione e vita sociale di giovani e anziani, trasparenza e coinvolgimento della cittadinanza.

Il loro si presenta come un programma compatto, a quattro punti, che promette sostanza e viene espresso attraverso concetti: la valorizzazione dei patrimoni, della socialità, della trasparenza e condivisione.

Martedì scorso durante la presentazione della lista nella casa delle associazioni, il candidato sindaco, ex assessore e vicesindaco durante il mandato De Paoli, ha presentato i suoi candidati e aperto un dibattito con la cittadinanza su alcuni temi.

Si sono presentati al pubblico Giovanni Tocco e Alberto Montini, i più giovani Silvia Bizzotto e Andrea Cunial, con un breve discorso sulla gioventù e sulle attività associative; Ennio Cunial, che ha parlato di turismo e della possibilità di creare eventi di prestigio; Michela De Paoli, che ha proposto una sinergia tra le associazioni per il sociale; Celestino Ferrari, che ha dichiarato di aver notato una difficoltà di comunicazione tra associazioni e Comune; Francesca Mich, che ha accennato alla necessità di avere un asilo nido in paese; Daniela Vardanega, che ha parlato della necessità di un’assistenza non solo domiciliare alle persone più fragili, quindi di un punto di ritrovo; Denis Vardanega, che si è soffermato sulla questione legata al supermercato.

È stato anche presentato Mustapha Er Rabiay, esterno ai candidati ma collaboratore della lista, che avrebbe il compito di agevolare il dialogo con la comunità. Ivano Zatta ha parlato anche di un progetto di insegnamento della lingua araba ai nuovi nati delle famiglie di origini straniere, per aiutarli a integrarsi in caso vogliano tornare o visitare il loro paese.

Con il pubblico si è discusso della riqualificazione degli edifici dismessi e del rischio di creare spazi vuoti con le grandi opere senza poi riuscire a riempirli, vista la scarsa natalità in paese (“12 nati nel 2020” è stato detto), della presunta possibilità mancata di assegnare a Casa Spada il municipio invece che alla nuova sede dell’ex-latteria (che nel volantino elettorale viene descritta come “defilata, anonimo e scomodo”), della proposta di assegnare alla Casa di riposo Prealpina l’ex sede del Maffioli, della posizione del museo archeologico, dell’unione dei servizi, vantaggiosa ma non risparmiosa, dell’albergo Socal, della mancanza di servizi e della questione del supermercato, della possibilità di promuovere attività ed eventi. In particolare, Zatta ha parlato di un avvicinamento alla città di Asolo, in quanto simile dal punto di vista turistico.

“La discontinuità con l’altra amministrazione sarebbe nel metodo di lavoro – ha detto Zatta alla presentazione. – L’approccio al territorio sarà diverso e così anche il coinvolgimento della comunità, compresa la minoranza. A noi non sono state date risposte quando abbiamo presentato delle interpellanze, noi non faremo lo stesso”.

Nella pratica, la lista nel suo programma, espresso nel volantino ora diffuso in paese, propone di avviare contatti con le banche e altri operatori commerciali per favorire l’insediamento di nuovi esercizi; di classificare come patrimonio indisponibile i lasciti e le donazioni, quindi soggette a un referendum, specie le risorse lasciate da Antonio Canova, con un coinvolgimento maggiore dei cittadini anche nella gestione del complesso museale.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
Qdpnews.it

Total
0
Shares
Related Posts