Il campo dei fiordalisi perduti alla contrada dei Racoi: due paesani restituiscono alla natura ciò che a lungo le abbiamo sottratto

Il fiordaliso, una pianta che un tempo era comunissima anche nelle nostre zone, è oggi a rischio di estinzione in Italia: il motivo principale di questa diminuzione drastica negli ultimi decenni sta nella sua sensibilità ai diserbanti e alle sostanze fitosanitarie utilizzate in agricoltura.

Esistono aree in Europa dove il fiordaliso si trova solo nelle fiorerie, come pianta ornamentale: i suoi bellissimi fiori azzurri, rappresentano quindi un indicatore importante di un preciso ambiente incontaminato.

Oggi Possagno può vantare un campo di grano pieno di papaveri e fiordaliso, con delle caratteristiche uniche nei dettagli che, avvicinandosi, sono capaci di sorprendere il passante.  

Dietro alla fioritura di questo praticello di fiordalisi, in una località che i possagnesi chiamano Contrada dei Racoi, c’è l’opera di Valter Binotto, fotografo naturalista già conosciuto per suoi fantastici scatti, che potremmo definire “scientifici” nella loro unicità.

Binotto ha cercato e collezionato gli antichi semi del fiordaliso, iniziando a coltivarne e immagazzinarne il più possibile, per poi raggiungere il campo di grano vicino a casa e seminarli. Questa primavera il risultato è stato straordinario e ha ripristinato i colori autentici di un tempo, quando in queste terre l’agricoltura non usava i trucchetti della chimica per ingannare il destino.

Soddisfatto del nuovo panorama dalle tinte vivaci, tra il rosso dei papaveri e l’azzurro dei fiordalisi, Valter ha poi collaborato anche con un vicino di casa, Alessandro Manera, per arricchire ancor di più il praticello fiorito: se la Contrada dei Racoi ospitava infatti sculture di legno quali volpi, rane e gufi, oggi anche tra i fiordalisi giacciono immobili piccoli insetti di legno, in particolare, farfalle: simboli di come anche l’uomo, attraverso l’artigianato, tenti oggi di restituire alla natura ciò che per tanti anni le ha sottratto.

(Foto: Valter Binotto).
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