Risvegliare Possagno incalza Favero sulla Sala Pio X: “Così rinunciamo ai nostri diritti”. Il sindaco: “Anche voi eravate d’accordo”

Sala Pio X
Sala Pio X

Nel proprio programma elettorale, il gruppo Risvegliare Possagno si era concentrato nel ripensare gli spazi d’aggregazione per giovani e anziani. Tra le proposte che il gruppo di minoranza, guidato dal candidato sindaco Ivano Zatta, aveva suggerito, c’era quella relativa a Casa Spada, storico edificio antistante il Museo Canova, e appunto la Sala Pio X, che oggi è tornata al centro dell’attenzione vista la mediazione in corso tra la Parrocchia e il Comune per quanto riguarda la proprietà del sito.

A differenza della polemica legata al Tempio, da cui le due parti del Consiglio prendono entrambe le distanze, la storia della Sala Pio X non è una novità, ma un iter che si protrae da decenni: una recente delibera pubblicata nell’albo pretorio, dove si parla anche di usucapione della Sala, ha risvegliato alcune preoccupazioni della minoranza.

La Parrocchia, secondo Risvegliare Possagno, starebbe esigendo un’area complessiva che sarebbe invece per gran parte di proprietà Comune di Possagno. La critica che Zatta muove al sindaco Valerio Favero riguarda una presunta mancanza di determinazione nel cercare di mantenere quei beni sotto il nome del Comune e anzi un’improvvisa debolezza nel trattare con la Parrocchia.

La situazione della Sala Pio X, che durante la Prima Guerra mondiale era un ambulatorio, è così complicata perché in origine il fabbricato è stato costruito dalle offerte dei parrocchiani, ma sul territorio comunale. I possagnesi ricordano la Sala come aula per la dottrina cattolica, ma anche come sala teatrale e cinematografica. Specialmente per le generazioni un po’ meno giovani, è comprensibile come questo sito sia legato a una vita di comunità e perché sia frutto di tanto interesse delle parti.

L’attenzione al recupero e all’utilizzo di entrambi gli immobili era stato accolto a dir poco con larghissimo favore dai possagnesi, tanto che in campagna elettorale anche l’attuale sindaco aveva affermato di impegnarsi in tal senso – affermano i consiglieri di Risvegliare Possagno, che hanno anche presentato un’interpellanza alla giunta. – Così però non è stato, e pare non sarà neanche in futuro.

Casa Spada si è già vista espropriata del poco terreno dove si affaccia il fabbricato, con evidente perdita di valore e minore utilizzabilità dello stesso. Ancora più preoccupazione viene però dalla questione del Teatro Sala Pio X, del quale la comunità di Possagno ha sempre saputo e dato per scontato di essere legittima proprietaria, se pur con gestione affidata alla Parrocchia”.

Ivano Zatta

 “La precedente amministrazione aveva sempre escluso di rinunciare ai propri diritti su tali beni, dichiarandosi disponibile a valutare e concorrere negli interventi che fossero risultati necessari oppure utili a garantirne il più ampio utilizzo. La Parrocchia non aveva mai preso alcuna posizione in questo senso – continua Ivano Zatta, chiedendo a Favero maggior coinvolgimento in decisioni come questa. – Oggi invece pare che l’attuale amministrazione abbia assunto una posizione del tutto diversa, o meglio opposta, manifestandosi inspiegabilmente disponibile a rinunciare a ogni diritto tanto sulla Sala Pio X quanto sul terreno”.

La risposta del sindaco Favero

Dall’ufficio del sindaco Valerio Favero arriva una risposta che conferma la volontà di vedere la Sala Pio X a disposizione della comunità, ricordando al contempo il recente restauro della Casa delle Associazioni e ribadendo la necessità di trovare una soluzione attraverso la mediazione:

“Ci lascia davvero stupiti sapere che il consigliere Zatta ipotizzi soluzioni diverse da un accordo con la parrocchia, forse non si ricorda o preferisce far finta di non ricordare che in un incontro, tenutosi prima delle elezioni, alla presenza dei consiglieri comunali, del consigliere Zatta, di componenti dell’attuale gruppo di minoranza, del parroco, dell’avv. Mascotto e dei consigli delle parrocchie, che possono testimoniare, lo stesso consigliere confermava la bontà dell’accordo che si stava delineando tra Comune e la Parrocchia e nella stessa sede veniva ben descritto l’iter per arrivare a questo”.

Il sindaco Valerio Favero

“Questo accordo che si vuole sottolineare ricalca negli elementi fondamentali (migliorandolo a favore del Comune) quello che la precedente giunta, di cui il consigliere Zatta faceva parte, stava per chiudere con la parrocchia, lo dico con certezza perché ero presente alle riunioni e ho sentito con le mie orecchie gli accordi che si stavano prendendo, in quanto consigliere dell’allora maggioranza, quindi davvero lascia l’amaro in bocca vedere con quale facilità certe persone si rimangino le parole dette – continua Favero. – Teniamo a precisare infine che l’avvio di una mediazione non è l’atto conclusivo della stessa, come qualcuno vuol far credere alla cittadinanza, ma semplicemente sancire la volontà delle parti di sedersi a un tavolo per trovare una soluzione”.

Visto il dibattito così acceso sulla questione della Sala Pio X, la giunta ha deciso di organizzare prossimamente un incontro pubblico per fare chiarezza sul tema. 

(Foto: Qdpnews.it).
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