Tanta gente questa mattina, martedì 5 novembre, per l’ultimo saluto al 76enne Eros Socal nel Tempio Canoviano di Possagno.
La sua volontà di avere un funerale celebrato alle 6 del mattino ha incuriosito mezza Italia, ma non chi lo conosceva bene considerando il suo lavoro di pasticcere e le sue abitudini mattutine.
La comunità di Possagno si è stretta attorno alla famiglia Socal, in particolare alla moglie Marisa, al figlio Ermes, alla nuora Giada, ai nipoti Edoardo e Camilla, alla sorella Aurora e al cognato Agostino.
“Volevo ricordare i giovani e le giovani di Possagno – questo il contenuto del messaggio letto dal professor Giancarlo Cunial prima della celebrazione funebre -, e non solo, che hanno lavorato nella Pasticceria di Eros e della famiglia Socal, con Angin, la Elena, la Aurora e poi con Marisa. Come camerieri e come pasticceri: tra questi c’ero io, c’era Mariano e c’erano molti altri e altre”.
“Di quell’esperienza – continua – conserviamo un ricordo molto bello che vogliamo condividere con tutti noi chiamati ad un’ora inusuale a questo funerale: ci siamo allora sentiti trattati come fratelli di famiglia, ‘amici cari’ come diceva Eros”.
“E quando Mariano – conclude -, ancora molto giovane, ha voluto mettersi in proprio e partire con una sua azienda, Eros non gli ha fatto mancare il suo consiglio e la collaborazione autorevole, come se fosse uscito un figlio dalla famiglia Socal”.
(Autore: Andrea Berton)
(Foto: Giancarlo Cunial)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata