A seguito dell’annuncio dello scioglimento della gestione associata delle funzioni con Pieve di Soligo (qui l’articolo), il sindaco di Refrontolo Mauro Canal, il quale nei giorni scorsi si era pronunciato sulla vicenda (qui l’articolo), durante il consiglio comunale di giovedì 29 settembre ha annunciato che tutti i servizi saranno operativi a partire dal prossimo 1° gennaio.
La gestione associata tra i due Comuni, infatti, cesserà di esistere formalmente dal prossimo 31 dicembre e, a quanto pare e secondo quanto emerso l’altra sera in consiglio comunale, Refrontolo non avrebbe perso tempo per riorganizzarsi e, di conseguenza, consentire ai cittadini di godere dei vari servizi senza attese.
“Prendiamo atto di quanto deciso da Pieve di Soligo – ha dichiarato Mauro Canal -. Stiamo lavorando per i nuovi uffici e le cose si stanno combinando bene: arriveremo al 1° gennaio preparati. Poi, eventuali criticità le sistemeremo strada facendo”.
“Non percepisco tensioni tra il personale comunale – ha proseguito – Noi andiamo avanti ed è una sfida per tutti”.
Un modus operandi che è stato accolto favorevolmente dall’opposizione, tramite le parole del capogruppo Gianpiero De Diana: “Fa piacere che ci sia questo clima tra il personale ed è merito di un’amministrazione che è in grado di favorire i rapporti. Se sopravvive un Comune della provincia di Bergamo che conta solo 25 elettori, allora lo può fare anche Refrontolo”.
“Se alle ultime elezioni amministrative l’elettore di Pieve di Soligo non ha avuto dubbi nel votare Stefano Soldan, ha fatto bene – ha commentato De Diana, a margine del consiglio comunale -. In questa occasione, però, Soldan ha gestito male l’inizio di un percorso, che doveva essere preparato meglio, senza presentarlo come un ‘aut aut'”.
Il sindaco Canal è tornato sulla questione della fusione, annunciando che è sua intenzione recarsi in Regione per questo tema, considerando che la Regione stessa sarebbe favorevole, in linea generale, alle fusioni tra Comuni.
“Credo che essere un Comune sia in primis un beneficio, anche sociale e culturale, per i cittadini – ha affermato Canal -. Avere delle radici forti è importante quanto avere una pista ciclabile in più”.
“Mi auguro che in Regione facciano questo ragionamento: non c’è scritto da nessuna parte che la fusione debba andare bene per tutti – ha aggiunto -. È mia intenzione fare due parole in Regione: i cittadini devono sapere la strada che viene intrapresa quando si parla di una fusione. Solitamente in Veneto le fusioni avvengono tra Comuni alla pari”.
“La fusione a freddo per definizione non funziona” è stato il commento del vicesindaco Roberto Collodel.
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