Dieci anni dalla tragedia del Molinetto della Croda: l’abbraccio della comunità per ricordare le vittime

La cerimonia in ricordo delle vittime della tragedia del Molinetto della Croda
La cerimonia in ricordo delle vittime della tragedia del Molinetto della Croda

Questa mattina la comunità di Refrontolo si è riunita in un’area verde a pochi passi dal Molinetto della Croda, per ricordare le vittime della tragedia di quell’infausto 2 agosto 2014.

Intervista al sindaco di Refrontolo Mauro Canal

E lo hanno fatto in una cerimonia che, nella sua semplicità, ha mostrato quanto l’unione della collettività possa servire in un momento così delicato.

Sono trascorsi dieci anni, passati velocelemente, da quella sera di agosto, rimasta per tanti indelebile nella mente.

I parenti delle vittime

Una serata all’apparenza come tante altre: era la “Festa dei Omi” (la “Festa degli Uomini”) e nessuno avrebbe mai immaginato che il torrente Lierza, a causa delle piogge abbondanti, avrebbe mostrato tutta quella furia.

Questa mattina la comunità, le associazioni e Pro loco del territorio, sindaci e rappresentanti delle amministrazioni, la sezione Artiglieri di Pieve di Soligo, Alpini, rappresentanti di Forze dell’Ordine e Vigili del Fuoco, si sono dati appuntamento per la Santa Messa delle 10, celebrata sotto a dei gazebi da monsignor Luigino Zago (parroco di Refrontolo e Pieve di Soligo), coadiuvato da don Angelo Arman (sacerdote della parrocchia di Gorgo al Monticano).

Le autorità presenti

Tutti uniti per ricordare le quattro vittime di quei fatti: Maurizio Lot, Giannino Breda, Luciano Stella e Fabrizio Bortolin.

La cerimonia è stata aperta dall’arrivo di un gruppo di vespisti, che hanno organizzato il “Memorial Fabrizio Bortolin”, per ricordare quella che era una delle sue più grandi passioni.

“Un grande abbraccio a tutti i famigliari, qui riuniti in un evento che abbiamo voluto creare per ricordarti, caro Fabrizio – le parole degli amici, che hanno ricordato anche il fratello, Daniele Bortolin, deceduto da poco tempo – Avevi la passione per girare il mondo sulla Vespa”.

“Siamo qui per ricordare quella tragedia, facendolo con positività, con speranza e forza, perché la vita è un dono stupendo – hanno aggiunto – Grazie Fabrizio, grazie Daniele per essere esistiti e per l’eredità che ci avete lasciato nel cuore”.

Le Vespe radunate per il Memorial “Fabrizio Bortolin”

Monsignor Zago ha letto quindi la lettera inviata dal vescovo Corrado Pizziolo: “Ci troviamo in un luogo dove facciamo memoria dei nostri quattro amici che sono mancati”, le parole pronunciate.

Durante la cerimonia, sono state ringraziate le realtà grazie alle quali è stata possibile la cerimonia: oltre agli amici di Bortolin, anche l’associazione Molinetto della Croda, il Gruppo Marciatori, la Pro loco e gli Alpini di Refrontolo.

Il sindaco Mauro Canal

Abbiamo perso quattro amici: una perdita che ha segnato, anche se in modo diverso, la vita di tutti noi – il discorso del sindaco di Refrontolo, Mauro Canal, letto in seguito alla celebrazione della Santa Messa – Non sembra che siano passati dieci anni. La tragedia non va dimenticata, ma ricordata con positività verso il futuro. Grazie per averci dato la possibilità di ricordare tutti assieme”.

“Non è facile prendere oggi la parola – ha detto il consigliere regionale Alberto Villanova – Si tratta di una tragedia che ha coinvolto la nostra comunità e colpito tutto il Quartier del Piave. Una ferita che non si è ancora rimarginata, ma che ha creato un senso di comunità e fatto capire come dei luoghi così belli possano essere anche fragili. Sarà un ricordo che durerà per sempre”.

Il cippo commemorativo con i fiori posati dai parenti delle vittime

Successivamente sono stati donati dei fiori ai parenti delle vittime, che li hanno posati ai piedi del cippo commemorativo, per un’ultima preghiera collettiva.

(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto e video: Arianna Ceschin)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
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