La rottura della gestione associata delle funzioni e dei servizi tra i Comuni di Pieve di Soligo e Refrontolo è stata formalizzata da quest’ultima amministrazione nella serata di ieri, giovedì 27 ottobre, durante il consiglio comunale, occasione in cui il sindaco Mauro Canal ha letto in aula la delibera riguardante tale aspetto.
Rottura che non riguarda invece il servizio di segreteria comunale condiviso dai Comuni in questione che, al contrario, dopo la scadenza del prossimo 9 novembre verrà rinnovata per altri cinque anni.
La decisione di dividere le strade delle due amministrazioni era stata annunciata dal Comune di Pieve di Soligo di recente (qui il link).
La questione era emersa negli ultimi tempi, dopo che era sfumata la prospettiva di una fusione tra i due Comuni, fortemente voluta da Pieve di Soligo ma non da Refrontolo, paese dichiaratosi contrario a un futuro nella veste di frazione territoriale (qui il link).
In occasione del precedente consiglio comunale, il sindaco Canal aveva annunciato che dal prossimo 1° gennaio gli uffici comunali saranno pronti a procedere in autonomia, senza più condividere i servizi con il municipio pievigino.
“Avrebbe potuto continuare ed essere un’opportunità proseguire con la gestione associata”, ha affermato Canal, ribadendo che da gennaio 2023 la rottura della gestione associata sarà effettiva.
“Noi facciamo ciò che è meglio per la nostra comunità – ha dichiarato l’assessore Matteo Corbanese -. Non ci siamo mai permessi di entrare in merito alle decisioni prese da altri, con ingerenze non richieste. La comunità di Refrontolo appartiene solo ai refrontolesi“.
Il delicato passaggio che porterà alla separazione dei servizi, con la conseguente riorganizzazione del personale di entrambi gli enti, sarà gestito dal segretario comunale Rosario Cammilleri, secondo quanto emerso nel corso della seduta.
Lui stesso ha specificato tale aspetto, auspicando una collaborazione tra le due amministrazioni “a livello di dipendenti”, agevolando quindi il loro operato in questa fase delicata.
A tal proposito, Cammilleri ha spiegato che sarà redatto un apposito documento in cui verrà segnato il monte ore dei dipendenti per questo momento di transizione.
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