Tornare indietro nel passato si può e lo dimostra la manifestazione “Il Mulino e il suo tempo”, andata in scena la scorsa domenica a Refrontolo, al Molinetto della Croda, e attesa anche domenica prossima.
L’iniziativa è organizzata dall’associazione Molinetto della Croda (con i suoi volontari e figuranti) e ogni anno impreziosisce sempre di più lo scenario naturale del Molinetto, con la rappresentazione dei cosiddetti “mestieri de casa”, una scelta di piatti tipici della tradizione e la possibilità di visitare gli interni del mulino, secondo lo scenario originario.
Una “festa in costumi popolari per il nuovo raccolto” che, a ogni nuova edizione, attira un numero considerevole di visitatori, desiderosi di trascorrere, tra amici e in famiglia, una domenica diversa, all’aria aperta tra i sapori genuini del territorio.
Ad accogliere il pubblico c’era un simpatico sacerdote, intento a giocare a carte con i compaesani, mentre altri erano intenti a portare avanti il proprio lavoro: il postino, instancabile a bordo della propria bicicletta, e lo spazzacamino, ma anche falegnami e donne intente a impagliare sedie, fino agli allevatori accompagnati dagli asinelli.
Il tutto coronato da una mostra di orologi d’epoca, con modelli a partire dai primi del Novecento, e dalle note di un organetto, mentre la macina della “prima biava” lavorava a pieno ritmo, per la preparazione della “poenta nova”.
Ma anche canti e giochi popolari hanno fatto da cornice a questo variegato scenario.
Nell’area esterna del Molinetto, invece, era possibile gustare la gastronomia tradizionale, grazie anche alla collaborazione del Gruppo Alpini di Refrontolo.
Castagne e polenta, servita con pezzi di formaggio e di spiedo, soppressa contornata da vin novo e caffè: i sapori della tradizione hanno attirato i visitatori.
A fare da scenografia il tradizionale Molinetto, dai cui balconi penzolavano zoccoli, panni stesi ad asciugare, pannocchie e strumenti vari da lavoro.
Un’atmosfera di festa, che ha indotto qualche coppia a improvvisare un ballo, al suono della fisarmonica. Proprio come si faceva tanto tempo fa.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto e video: Matteo De Noni)
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