Era chiaro già da tempo che il caso che vede coinvolto Sergio Papa come presunto colpevole dell’omicidio dei coniugi Nicolasi, uccisi lo scorso 1 marzo nella villetta di Marzolle nella frazione di Rolle, oltre a essere un fatto spiacevole fosse anche una vicenda ancora piena di lati oscuri.
E a confermare questo aspetto sembrano essere anche le parole di Alessandra Nava (nella foto in alto), avvocato difensore dello stesso Sergio Papa: “L’incidente probatorio che ha coinvolto la nonna del mio assistito è stato, in maniera indiretta, richiesto da noi, in quanto la signora ha davvero seri problemi di salute e non si ricorda neppure cosa ha fatto il giorno prima. Non ha neppure riconosciuto il nipote in aula”.
“La signora non si orienta nello spazio e nel tempo – ha aggiunto l’avvocato – e durante l’incidente probatorio ha ripetuto più volte di non ricordarsi nulla e poi ha aggiunto che il nipote è stato a dormire da lei una sera successiva alla data del 25 febbraio. Quindi, questa dichiarazione non è che faccia automaticamente cadere l’alibi del mio assistito come, invece, hanno pensato gli inquirenti”.
Un certo mistero avvolge anche la figura del nordafricano con precedenti, anch’egli convocato per sentire quanto Papa gli avrebbe confidato: l’uomo non si è presentato e anche questo, secondo l’avvocato difensore, sarebbe un elemento che gli inquirenti dovrebbero tenere in considerazione.
“Noi non sappiamo perché siano arrivati proprio a lui – ha sostenuto Nava – però è significativo che il nordafricano si sia volontariamente sottratto all’interrogatorio. E ribadisco tale concetto: al momento è reperibile, ma non ha voluto presentarsi per confermare quanto andava a dire sul mio assistito”.
Paiono ancora tante le domande che si rincorrono su questa triste – e allo stesso tempo oscura – vicenda: la prossima udienza è stabilita per il 12 settembre, dove verranno ripresi numerosi aspetti.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto per gentile concessione di Alessandra Nava).
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