Un viaggio nel passato per riscoprire la storia locale: questo è l’obiettivo della mostra “Caro Molinetto. Quattro secoli di storia”, organizzata dall’associazione Molinetto della Croda, patrocinata dalla Regione Veneto e dal Comune di Refrontolo.
Un modo per esplorare un percorso con i suoi mutamenti socioeconomici, che si sono susseguiti nel tempo e alla portata di turisti anche stranieri. La mostra è aperta da domenica 1° luglio a domenica 30 settembre, il venerdì ed il sabato dalle ore 15.30 alle ore 18, domenica e festivi dalle ore 10.30 alle ore 12 e dalle ore 14.30 alle ore 18.
“Ha richiesto più di un anno di lavoro – ha spiegato Luca Lorenzetto, presidente dell’associazione Molinetto della Croda – ed è la prima volta che la facciamo: ci teniamo a celebrare il centro storico, anche perché vogliamo far vedere come nel tempo è mutato il panorama circostante”.
Il percorso fotografico si snoda attraverso una serie di immagini e video che raffigurano il Molinetto nelle tappe principali della propria attività: dalle origini di piccolo mulino per la macinazione del mais e di abitazione per le famiglie di mugnai, fino agli anni più recenti in cui il Molinetto della Croda è divenuto un punto di riferimento per la promozione della cultura e delle tradizioni locali.
A inaugurare la mostra è il video-racconto del compianto ex sindaco Pietro Lorenzon che, a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, fece acquistare il Molinetto dal Comune di Refrontolo, rendendolo patrimonio della comunità. Successivamente, Lorenzon fu il fondatore e presidente storico dell’omonima associazione, nata nel 1997.
Ma anche l’origine stessa del Molinetto trova il proprio spazio nella mostra: il nome, infatti, fa riferimento al fatto che in passato la roccia – in dialetto croda – circostante fosse più visibile rispetto a oggi, per una minor presenza di vegetazione. Secondo alcune iscrizioni, il luogo sarebbe stato frequentato già a partire dall’antichità per via della forza dell’acqua dell’area.
Altre immagini, invece, ritraggono gli avventori del tempo in posa vicino alla cascata oppure l’antica sagra di “San Zuanet” (San Giovanni Battista), che si teneva nel mese di agosto a ridosso di una parete di roccia esterna: il Molinetto, pertanto, era punto di incontro e di festa per le popolazioni circostanti, ma è stato anche un’area scelta dai soldati austroungarici per i propri accampamenti nel corso del primo conflitto mondiale.
“Il titolo Caro Molinetto – spiegano le curatrici Genny e Paola Lorenzon – parla dell’affetto di tante persone per questo luogo che nel corso del tempo è diventato simbolo della bellezza e della fragilità della natura, ma anche dell’impegno lavorativo e della capacità di superare le difficoltà tipici di molte persone venete. Indicando i quattro secoli di storia abbiamo invece voluto riferirci a un arco temporale di cui abbiamo effettivamente documentazione”.
Per ulteriori informazioni sulla mostra è possibile telefonare al numero 0438 978199, scrivere all’indirizzo info@molinettodellacroda.it oppure consultare il sito www.molinettodellacroda.it.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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