Refrontolo, respinto il ricorso su Villa Spada: fratelli Peretti condannati al pagamento delle spese legali al Comune

La notizia è giunta lo scorso martedì 4 agosto: il tribunale di Treviso ha messo la parola ‘fine’, almeno per ora, al contenzioso avviato dai fratelli Peretti contro il Comune di Refrontolo per l’utilizzo delle aree scoperte di Villa Spada.

In sostanza e in sintesi, il Comune e i fratelli Peretti risultano essere proprietari, ognuno al 50 percento, del complesso della villa, così che le aree scoperte si trovano a essere indivise.

L’azione dei fratelli Peretti aveva preso l’avvio quasi un anno fa, con la prima udienza del 19 settembre 2019: gli stessi avevano evidenziato come l’utilizzo del parco della villa, da parte dell’amministrazione, secondo loro non sarebbe stato conforme alle prescrizioni contenute negli atti di donazione succedutisi nel tempo.

Per questo, avevano chiesto al tribunale di nominare un consulente tecnico d’ufficio, incaricato di valutare la rispondenza, o meno, della destinazione d’uso attuale, messa in atto dal Comune, alle disposizioni delle donazioni, determinando l’entità del danno causato da queste presunte violazioni sul valore commerciale degli immobili di loro proprietà e quantificando il minor valore locativo degli immobili stessi.

Il Comune di Refrontolo, difeso dall’avvocato Alberto Dalle Ceste (in foto), aveva affermato di aver agito correttamente, sostenendo l’inammissibilità del ricorso, per difetto dei presupposti di legge: da un lato, secondo il Comune stesso, mancava l’urgenza richiesta dalla norma per questo tipo di procedimento, dall’altro l’amministrazione evidenziava come il ricorso proposto intendesse affidare a un consulente tecnico, anziché al giudice, tali valutazioni.

Il procedimento ha visto alcuni rinvii, concessi dal giudice allo scopo di far in modo che le due parti giungessero a un accordo, poi non raggiunto, fino ad arrivare all’accoglimento della tesi presentata dal legale del Comune, dichiarando l’inammissibilità del ricorso per difetto dei presupposti di legge e condannando i fratelli Peretti al pagamento delle spese legali alla stessa amministrazione di Refrontolo.

Apprendiamo con soddisfazione la decisione del giudice. – ha dichiarato il sindaco Mauro CanalRingrazio l’avvocato Dalle Ceste, che fin dall’inizio ci aveva tranquillizzato sul possibile esito del procedimento“.

“Ad ogni modo, siamo sempre stati e rimaniamo disponibili a un accordo per un uso coordinato degli spazi, – ha concluso il primo cittadino – ma non transigiamo sul fatto che tale accordo debba garantire l’interesse pubblico”.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Comune di Refrontolo).
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