Riapre la chiesa danneggiata dal maltempo: la soddisfazione di don Luigino, parroco da un anno

La chiesa di Santa Margherita a Refrontolo

La comunità di Refrontolo potrà di nuovo abitare la sua chiesa: i lavori per riparare i danni dopo il maltempo di agosto 2023 sono stati conclusi nei giorni scorsi e domenica 20 ottobre saranno ufficialmente inaugurati alla presenza del vescovo monsignor Corrado Pizziolo.

La chiesa parrocchiale era chiusa da inizio agosto 2023, a causa di una perturbazione che provocò ingenti danni alla copertura e la rese inagibile. In quell’occasione intervennero prontamente i Vigili del Fuoco e la Protezione civile per la messa in sicurezza dell’edificio e l’asciugatura dei banchi e degli spazi.

Nel frattempo, l’ex cinema parrocchiale – situato a poche decine di metri dall’edificio religioso intitolato a Santa Margherita – ha ospitato la celebrazione delle messe e la recita dei rosari. I funerali, invece, si sono svolti nella chiesa parrocchiale di Solighetto o nel Duomo di Pieve di Soligo.

“L’intervento cominciò all’inizio dell’autunno dello scorso anno, dopo l’autorizzazione della Soprintendenza e le verifiche dell’assicurazione – spiega il parroco monsignor Luigino Zago -. In questi giorni è in corso la pulizia straordinaria dei muri, rovinati con la colatura dell’acqua piovana infiltratasi lungo le pareti della chiesa a causa della rottura della copertura”.

“Prossimamente – aggiunge – procederemo con i lavori di sistemazione alla casa canonica e al complesso residenziale, anch’esso danneggiato dal maltempo in quella stessa occasione. La priorità ovviamente era stata data alla chiesa per poter riprendere le celebrazioni”.

Ora che è terminato l’intervento di manutenzione straordinaria, l’inaugurazione dei lavori è fissata per domenica 20 ottobre: il vescovo Pizziolo presiederà la messa in occasione della riapertura al culto della chiesa alle ore 18.30. Si tratta di un evento molto significativo, in una giornata speciale per l’Unità pastorale: alle ore 16, in Duomo, è infatti in programma il concerto conclusivo del Festival “La musica nel sacro”, nel quale sarà ricordato anche il centenario dall’apertura al culto del tempio pievigino.

Il felice annuncio è stato dato in chiesa ai fedeli dal parroco monsignor Zago, ad un anno esatto dal suo ingresso nell’Unità pastorale La Pieve. Proprio il 7 ottobre 2023, infatti, si insediò ufficialmente nel Duomo pievigino e nelle altre quattro parrocchie: Solighetto, Barbisano, Collalto e, appunto, Refrontolo, temporaneamente “orfana” della sua chiesa pochi mesi dopo la dedicazione del nuovo altare.

Nell’inserto “Racconti di vita” del foglio di collegamento domenicale di ieri, monsignor Zago ha fatto il punto dell’anno trascorso: “Osservandolo in retrospettiva lo scopro ricco, intenso di incontri e condivisioni – ha scritto -. Mi ha offerto uno spaccato delle notevoli potenzialità presenti. Le persone, le iniziative e le risorse con le quali mi sono confrontato rivelano un tessuto sociale vivace nel quale le comunità sono particolarmente radicate e il volto di Chiesa che rappresenta è accattivante e promettente, capace di “dire” efficacemente il Vangelo nonostante le fatiche del momento storico presente”.

“Certo, non mancano fatiche e incongruenze – ha osservato -. Sono parte integrante dell’umanità di ciascuno. Vuoti da colmare e prospettive sulle quali lavorare con impegno e coraggio sono lì ad interpellarci quotidianamente. Penso in particolare a quanti costituiscono “l’altro da noi”. Con fatica riusciamo a farci loro prossimo. Penso ai nostri “stili di vita” arroccati su posizioni standardizzate e confortevoli. Penso al nostro “ambiente spirituale” che ci costituisce in profondità come persone e che non sempre riusciamo ad averne adeguata cura. Sono questi tutti terreni fertili che abbisognano di essere coltivati. Sono piantine da custodire con cura e diligenza”.

(Autore: Beatrice Zabotti)
(Foto: archivio Qdpnews.it)
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