Il prossimo giovedì 2 agosto ricorre un triste anniversario: quel giorno, nel 2014, il torrente Lierza esondava nell’area del Molinetto della Croda a Refrontolo, travolgendo quanti si trovavano nella zona per festeggiare la tradizionale “festa dei omi”. Una fatalità che ha causato la morte di Maurizio Lot, Luciano Stella, Giannino Breda e Fabrizio Breda.
Un episodio che ha travolto ora nel proprio vortice giudiziario il presidente della Pro Loco di Refrontolo, Valter Scapol, il geologo Celeste Granziera e gli architetti Annalisa Romitelli e Leopoldo Saccon, impedendo così di chiudere definitivamente un tragico capitolo di cronaca locale.
E proprio per non assecondare la curiosità quasi morbosa di alcuni turisti anche stranieri, che accostano il Molinetto della Croda ad un significato di oscura tragicità, l’omonima associazione del luogo non organizzerà una commemorazione, ma lascerà il compito agli amici più stretti delle vittime.
“Non vogliamo che i turisti vengano a fotografare il Molinetto per quanto è successo – ha spiegato il presidente dell’associazione Molinetto della Croda, Luca Lorenzetto – perché non deve essere visto come un luogo di morte, bensì come luogo di vita”.
“Si è trattato di un evento sfortunato che ha colpito anche noi come associazione – ha proseguito Lorenzetto – e meno lo rispolveriamo e meglio è: vogliamo stare in rispettosa distanza, anche come forma di considerazione verso quanto hanno passato le famiglie delle vittime. Ovvio che è giusto ricordare quanti ci hanno lasciato e per questo lasciamo che siano gli amici più stretti a decidere la maniera più opportuna”.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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