Decespugliatori, falciatrici e tanta buona volontà: gli alpini di Revine ripuliscono la Grava. Rimesse a nuovo anche sette panchine

Gli alpini del gruppo di Revine non sono venuti meno al loro tradizionale impegno e “armati” di decespugliatori, falciatrice, cesoie e trattore hanno sfalciato il greto del torrente Grava a Revine.

Martedì 1 giugno otto penne nere si sono date appuntamento per il taglio dell’erba, un lavoro che non è passato inosservato ai revinesi. E a loro è andato il plauso della comunità.

Seppur in ritardo rispetto agli anni passati, ma solo per colpa del meteo che, con la pioggia, nelle ultime settimane non ha dato tregua, le penne nere hanno eseguito il primo sflacio della Grava.

“Solitamente – spiega il capogruppo degli alpini di Revine Michele Marchioni – facciamo tre sfalci nel corso dell’anno. E inoltre, nell’ultima domenica di giugno, tagliamo l’erba anche nell’area del santuario di San Francesco di Paola, appuntamento che anche quest’anno è confermato”.

Ad animare le penne nere solo tanta buona volontà e l’amore per il proprio territorio. “Martedì eravamo in otto tutti mossi dallo spirito alpino – sottolinea il capogruppo -. Lo facciamo come alpini, non abbiamo alcuna convenzione con il Comune. Prima ti procedere con il taglio dell’erba ovviamente informiamo l’amministrazione comunale”.

Sempre martedì gli alpini hanno pulito anche le aiuole di via Favaro.

“Come alpini del gruppo di Revine – conclude Marchioni – abbiamo inoltre ristrutturato sette panchine che si trovano in prossimità del monumento ai caduti e della nostra sede”.

(Foto: Alpini gruppo Revine).
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