“Il cammino che unisce”: presentato ieri sera l’ultimo libro di Giovanni Carraro

Una serata dedicata a paesaggio e valorizzazione del territorio: ieri sera l’auditorium di Banca Prealpi SanBiagio, a Tarzo, ha ospitato la presentazione del volume di Giovanni Carraro, dal titolo “Alla scoperta delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene”, edito da De Bastiani.

Un appuntamento presentato da Arianna Ceschin, giornalista di Qdpnews.it e cultrice della materia all’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Un’occasione di promozione delle bellezze del nostro territorio, destinato a essere sempre di più meta di turisti stranieri, che ha visto uniti nella macchina organizzativa le amministrazioni locali di Revine Lago e Tarzo, insieme ad Ascom Vittorio Veneto, con il patrocinio dell’associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.

Diverse le autorità istituzionali che hanno portato il loro saluto: il vicesindaco di Revine Lago Thomas Sandrin, l’assessore del Comune di Tarzo Michela Cesca, il consigliere di Ascom Vittorio Veneto Silla GravaVincenzo Sacchet e Giuliano Vantaggi, rispettivamente vicepresidente e site manager dell’associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.

Non sono mancati in sala presidenti delle associazioni e del Cai, gli Alpini, assieme a quanti hanno dato un contributo in questo lavoro di rilettura del territorio.

Giovanni Carraro è nato a Pieve di Cadore e fin da giovanissimo ha coltivato una forte passione per la montagna e le escursioni. Passione che, ad un certo punto, ha voluto trasmettere al largo pubblico, raccontando il risultato delle sue esplorazioni nel territorio.

Una volontà che si è tradotta nel 2011 con la pubblicazione del primo volume, “Riscoprire le Prealpi trevigiane”, seguito poi da “I sentieri nascosti delle Prealpi Trevigiane”, “Visentin selvaggio”, “Prealpi Flash”, “La stecca prealpina”, “Dolomiti-uno sguardo tra le rocce”, prima del libro presentato ieri sera, il settimo in ordine di uscita.

Giovanni Carraro è ideatore e progettista del Cammino delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, giornalista pubblicista e vincitore del Premio Auronzo nel 2020, mentre nel 2022 ha ricevuto il Paul Harris Fellow da parte della Fondazione Rotary.

Nel corso della serata, Carraro ha accompagnato la platea in un viaggio alla riscoperta del nostro territorio, che racchiude uno scrigno di storie, curiosità, angoli suggestivi e bellezze storico-artistiche. Bellezze raccontate da questo nuovo libro, abbinato a due mappe Tobacco.

Partendo dal concetto di Unesco fino al titolo di Patrimonio dell’Umanità ottenuto dalle nostre colline, la presentazione ha evidenziato quanto l’Italia sia al primo posto nella classifica mondiale, per numero di siti Unesco.

L’equilibrio e l’alternanza tra bosco e vite, i paesaggi a mosaico, gli itinerari, le scenografie paesaggistiche e le gallerie di angoli peculiari sono i tratti esplorati ieri sera, per sottolineare le varie componenti di quel gran mosaico che costituisce l’unicità del nostro territorio, divenuto patrimonio dell’Umanità.

E ancora, le ville venete, gli alberi secolari fino alle storie poco conosciute, come quella di Francesco Donà, l’unico doge a essere sepolto in terra ferma, oltre alle peculiarità, come i cippi di confine.

Senza dimenticare i sentieri del Cammino delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, le difficoltà incontrate nel tracciarlo e le soluzioni giunte per definirlo: tutto nell’ottica di fornire al turista un percorso che rappresenti e racconti al meglio le bellezze di casa nostra (tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.collineconeglianovaldobbiadene.it).

Lo scopo è quello di portare la gente a camminare slow – ha specificato Carraro -. La volontà dell’associazione non è certo quella di fare una gara con altri cammini”.

Un percorso che porta quindi il camminatore su territori appartenenti a epoche geologiche diverse, nel quale è possibile riconoscere un valore religioso, storico, paesaggistico e atletico.

L’incontro si è concluso con un momento di dibattito sui temi emersi, nel quale il site manager Giuliano Vantaggi ha risposto alle domande sorte in sala, riferendo come il turismo estero nel territorio (da intendersi con il soggiorno di almeno una notte in loco) abbia visto un sensibile aumento, toccando il 64%. Turismo che richiede occasioni esperienziali e momenti di convivialità, in cantina o in agriturismo, per assaporare il patrimonio enogastronomico locale.

Quali progetti ha ancora nel cassetto Giovanni Carraro? “Ho finito il mio ottavo libro sul Grappa, che uscirà la prossima primavera – la sua risposta -. Per me è il lavoro più complesso, quello che riassume tutta la mia carriera sulle Prealpi Venete“.

Un volume che ha richiesto un anno e mezzo di gestazione e sarà abbinato alle mappe Tabacco 051. Un’opera riguardante 42 itinerari per 626 chilometri di sentieri, ovvero quasi 2.400 chilometri di percorsi sulle Prealpi, se si aggiungono a quelli già descritti nei sette precedenti volumi.

“Anche in questo caso ci saranno curiosità culturali. Per tanti il Grappa è sinonimo di Grande Guerra, ma qui sarà descritta con una sezione di sintesi: non è questo il tema del libro – ha proseguito -. Io voglio far capire che il Grappa è molto, molto di più”.

Giovanni Carraro ha anticipato come saranno raccontate le storie degli scalpellini di Pove (che hanno fatto le statue di Piazza San Marco), dei Fojaroi di Seren del Grappa (costruzioni con tetto in rametti di faggio unici al mondo), delle streghe medievali di Santa Felicita, dei borghi fantasma sopra al lago di Corlo, del percorso sulle tracce del comandante Rommel ad Alano.

“E poi tra le curiosità c’è quella di avere avuto come consulente anche Giselda Torresan, attualmente al Grande Fratello” ha concluso.

(Foto: Davide Rizzo).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati