Lago Film Fest all’insegna di inclusività e sostenibilità, proiezioni anche per persone cieche e sorde 

Proiezioni accessibili al pubblico Sordo e non vedenti, un team dedicato alla mediazione culturale, abolizione della plastica monouso e utilizzo di allestimenti in materiale riciclato: sono alcune delle iniziative che il Lago Film Fest ha messo in piedi per rendere la XX edizione del festival indipendente di cinema, in scena dal 19 al 27 luglio nel borgo di Revine Lago, ancora più sostenibile e inclusivo. Un festival a impatto quasi zero, attento alle minoranze e alle diversità, nella convinzione che il linguaggio artistico sia un potente strumento di espressione individuale e collettiva per distinguersi e trovare la propria unicità.

In questa prospettiva si inserisce il progetto SIGNPLICITY, nato a Lago nel 2020 grazie al lavoro della ricercatrice Anna Chiara Carlet e alla sua squadra, con l’obiettivo non solo di rendere il LFF un luogo accessibile e inclusivo per le persone Sorde, ma anche di valorizzare il patrimonio culturale della comunità, mettendo in risalto l’identità e la visione Sorda nel mondo cinematografico e artistico. L’accessibilità al festival è garantita grazie a una serie di azioni concrete – la presenza di personale specializzato nella Lingua dei Segni durante la manifestazione e quella di un’interprete LIS durante alcune presentazioni – ma mira anche a promuovere un dialogo tra le comunità come strumento di conoscenza e ampliamento di orizzonti.

Proprio per questo quest’anno il premio speciale Ritmi Visivi, che decreterà il cortometraggio con la miglior colonna visiva del Concorso Princìpî Award, sarà assegnato non da una giuria Sorda, come per la scorsa edizione, ma da una giuria popolare, Sorda e udente, sotto la guida del videomaker e performer Sordo Fabio Zamparo.

Sempre sul fronte della valorizzazione del dialogo tra persone udenti e Sorde, l’invito è quello di visitare il Padiglione Satellite realizzato in collaborazione con l’azienda Metalmont e di sperimentare “Trasduzioni”, un’installazione artistica composta da due pedane vibranti che, attraverso una narrazione video, sonora e sensoriale, offre uno spaccato sulla percezione del mondo da parte delle persone Sorde.

“Per noi rendere Lago Film Fest più inclusivo significa scomporlo e ricomporlo attraverso il confronto con le comunità e con i bisogni di ogni singola persona che varca le soglie del festival. È far diventare la nostra casa un luogo dove poter esplorare e trovare sempre nuove soluzioni per trasformarsi e cambiare il punto di vista, passo dopo passo” commenta Anna Chiara Carlet, responsabile dell’inclusione e dell’accessibilità del festival.

Altra novità di questa edizione in tema di inclusività, la possibilità, per il pubblico cieco, di fruire di tutti i cortometraggi in gara della sezione Triveneto grazie alle audiodescrizioni curate dallo studio Medialica. Inoltre, la presenza di un team di esperti in mediazione culturale darà la possibilità a chi arriva al festival di essere accolto e di comprendere al meglio il contesto della manifestazione.

Molte sono anche le iniziative anche sul fronte della sostenibilità: l’utilizzo di bicchieri riutilizzabili con cauzione, piatti e stoviglie biodegradabili e compostabili, la presenza in tutta l’area del festival di distributori di acqua filtrata da cui servirsi liberamente grazie alla partnership con Edenwell, l’incentivazione all’uso di mezzi pubblici per raggiungere gli ambienti del LFF, l’impiego di materiali di riciclo per gli allestimenti e una pianificazione attenta nella stampa di biglietti, guide e programmi – facendo ampio uso delle tecnologie digitali – che ha portato a una diminuzione del 70% dell’utilizzo di carta. Per quanto riguarda infine le classiche magliette del festival, da qualche anno è stato deciso di dare una svolta totalmente ecologica anche a questo ambito. Tutte le t-shirt di Lago Film Fest non sono in vendita, ma per ottenerne una bisogna barattarla con tre magliette usate, che verranno poi riutilizzate o riciclate, attivando in questo modo un circolo virtuoso.

(Foto: Lago Film Fest).
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