Le Lame continuano a far discutere: domani sera l’incontro del Gruppo Mamme Revine Lago

La vicenda legata al lavatoio ottocentesco delle “Lame” a Revine Lago, iniziata con la variante approvata lo scorso ottobre dal consiglio comunale con i voti della maggioranza del sindaco Michela Coan, che concedeva alla Fassina Immobiliare la costruzione di villette in cambio dell’abbattimento del capannone in disuso ex Spes, continua a far discutere il paese.

Il Gruppo Mamme Revine Lago ha organizzato, in collaborazione con le associazioni locali, una serata informativa per domani sera, venerdì 15 febbraio alle ore 20.30 nel salone della comunità di Lago, dal titolo “Lavatoio Le Lame: passato presente e…futuro?”.

“Il Gruppo Mamme Revine Lago ritiene che anche a Revine come in tutto il Paese, il suolo ancora non cementificato non debba essere più utilizzato come “moneta corrente” per i bilanci comunali e che sia necessario promuovere un graduale e deciso cambio di strategia nella politica urbanistica – affermano le mamme revinesi – Questo perché, con l’attuale trend, in meno di 50 anni buona parte delle zone del Paese rimaste naturali saranno completamente cementificate. Il nostro gruppo intende mobilitarsi per contribuire, assieme alle associazioni e all’amministrazione per ripristinare un corretto equilibrio tra uomo ed ambiente sia dal punto di vista della sostenibilità che dal punto di vista paesaggistico”.

“Il paesaggio e il suolo appartenenti a una comunità sono risorse insostituibili: come “mamme”, non possiamo nemmeno prescindere dal nostro senso di responsabilità nei confronti delle future generazioni, che dovranno essere tutelate dal Legislatore – prosegue il Gruppo Mamme –  Sostieniamo il movimento di opinione nazionale “Stop al consumo di suolo” e d’intesa con alcune associazioni comunali, in assoluta indipendenza da ogni schieramento e in qualità di forza sociale e culturale locale, chiediamo la salvaguardia del suolo e lo spostamento degli investimenti e dei cantieri verso il recupero delle volumetrie esistenti e non utilizzate, nel rispetto di forme più consone e coerenti alla nostra tradizione architettonica, culturale e sociale”.

(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
(Foto: Comune di Revine Lago).
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