Settanta uniformi catarifrangenti poco dopo l’alba sul lago di Revine e, più precisamente, nella frazione di Santa Maria: volontari attenti, che si allenano a utilizzare gli equipaggiamenti e che sperimentano tecniche da manuale, ma soprattutto che si esercitano a lavorare in squadra, preferendo la precisione e la coordinazione, il gioco di squadra e la suddivisione dei compiti al singolo virtuosismo.
A partecipare alla giornata di formazione ieri, sabato 9 ottobre, sono state le squadre dell’Avab delle sezioni di Vittorio Veneto, Valdobbiadene, Segusino, Revine Lago, Maserada e Valsana insieme a Prealpi soccorso, Pedemontana est, Protezione Civile di Pieve di Soligo e Ari di Vittorio Veneto.
Dalle ore 7.30 i partecipanti si sono accreditati al checkpoint principale e sono stati riuniti in 5 unità: per cinque ore a ruota, ogni reparto si è spostato di piazzola in piazzola, dove un formatore qualificato approfondiva nella teoria e nella pratica alcune specifiche discipline. Ogni settore aveva a disposizione dei praticanti diversi mezzi ed equipaggiamenti, da fuoristrada muniti di verricello a manichini dove testare l’esperienza del massaggio cardiaco.
Se in una sezione veniva spiegato come si utilizza al meglio una motopompa elettrica, in un’altra si mostrava come si deve indossare correttamente un imbrago da soccorso, in un’altra ancora come si dovrebbe allestire un campo base tenendo conto degli elementi naturali che circondano la zona d’interesse.
Il secondo modulo è stato considerato come altrettanto importante dagli organizzatori della giornata: un momento conviviale in cui i 70 partecipanti hanno potuto conoscersi e dialogare, rafforzando un rapporto che, in situazione di emergenza, dev’essere di amicizia e di rispetto reciproco.
“Non dobbiamo destreggiarci a fare gli eroi”, si sente dire qua e là durante le spiegazioni teoriche, a testimonianza del fatto che la filosofia della Protezione Civile e dell’Avab punta al gioco di squadra, alla puntualità e alla sicurezza degli stessi volontari che vi operano.
Anche durante le dimostrazioni pratiche, per i volontari si tratta proprio di acquisire informazioni tecniche sull’equipaggiamento e sfruttare le proprie conoscenze personali per dare supporto alla squadra e quindi alla comunità.
Come testimoniano il referente Luca Favero e il presidente dell’Avab Antincendio Boschivo di Valdobbiadene Cristian Tessaro, i volontari si sono impegnati con costanza nello svolgimento delle attività, con quella che definisce professionalità.
A visitare il campo sono stati anche il sindaco di Follina Mario Collet e il sindaco di Miane, Denny Buso. “Le porte sono sempre aperte – afferma Giorgio De Luca, formatore Avab, riferendosi ai giovani – Certo, facciamo fatica ad avvicinare i giovani al volontariato ma quelli che si uniscono poi si impegnano a fondo”.
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it