Il tema dell’accoglienza è stato al centro di una tavola rotonda tenutasi al Parco del Livelet a Revine Lago lo scorso sabato 23 ottobre.
“Questa casa è un albergo” è il nome dell’incontro andato in scena nell’ambito dello “Sssch Festival”, un progetto artistico-culturale che ha l’obiettivo di mettere in dialogo tra loro artisti, luoghi e abitanti, promosso dal Comune di Revine Lago per i mesi di settembre e ottobre.
Come ha ricordato il vicesindaco Thomas Sandrin, il progetto è stato uno dei vincitori dell’iniziativa nell’ambito dell’avviso pubblico “Borghi in Festival”, promosso dalla Direzione Generale Creatività contemporanea del MiC (Ministero della Cultura).
Il progetto, che intende essere una “stimolazione della consapevolezza collettiva”, è stato premiato assieme ad altre otto iniziative, tra le 643 che si sono candidate al bando. Inoltre, è l’unico a essere risultato vincitore in Veneto.
Lo “Sssch Festival” riprende nel proprio nome il suono onomatopeico che indica il silenzio: un’onomatopea imperfetta che attira l’attenzione, come è suo l’obiettivo di attrarre la creatività del territorio.
Un’iniziativa dall’investimento complessivo pari a 20 mila euro, di cui 16 mila che giungono da Roma, mentre i restanti 4 mila sono coperti da fondi propri comunali.
L’appuntamento proposto sabato scorso è stato pensato in quanto “stimolo per ulteriori iniziative”, secondo quanto riferito dal vicesindaco e confermato da Carlo Migotto e Viviana Carlet, entrambi project manager dell’iniziativa.
Alla tavola rotonda hanno presenziato alcuni titolari di attività, per portare la propria testimonianza in tema di esperienza professionale sul fronte dell’accoglienza, della valorizzazione dei prodotti culinari e del concetto di agriturismo, per capire anche quali sono gli interlocutori adatti alle attività stesse.
Allo stesso tempo, è stata l’occasione per comprendere quali sono le potenziali opportunità e relazioni tra le varie attività nel territorio: la creazione di eventi e di laboratori tematici è stata una delle risposte giunte nel corso della tavola rotonda, per potersi mettere in discussione anche alla luce del titolo di Patrimonio Unesco ottenuto dall’area locale.
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