Bocciato l’emendamento presentato dal gruppo di minoranza “Insieme per un bel Comune” a Revine Lago: come l’opposizione stessa ha spiegato, nella recente variazione di bilancio è stato inserito un contributo pari a 203 mila e 430 euro, che lo Stato ha disposto al Comune “come ristoro dei maggiori costi sostenuti a causa dell’emergenza Covid”.
Di questa cifra l’amministrazione ha indirizzato una parte “per dare contributi aggiuntivi alle scuole, all’asilo, alle associazioni locali e per lavori di adattamento degli edifici pubblici alle norme di distanziamento”, mentre il rimanente fondo è stato accantonato per una cifra pari a 91 mila e 680 euro.
“In considerazione delle pesanti conseguenze che la pandemia ha causato negli ambiti sociale, educativo, sanitario ed economico, – ha dichiarato il gruppo di opposizione – come gruppo consiliare abbiamo presentato un emendamento al bilancio, per destinare un importo di 50 mila euro ai Servizi sociali, per un progetto di mappatura dei nuovi bisogni della popolazione e per finanziare interventi immediati, a sostegno delle famiglie con figli di età scolare, degli anziani soli o con assistenza, del benessere psicologico delle persone più fragili”.
L’emendamento era stato rimandato all’ultimo consiglio comunale, per consentire agli uffici e alla maggioranza di valutare la questione: se dagli uffici stessi era giunto un parere favorevole, come spiegato dalla minoranza, la maggioranza invece aveva espresso un parere contrario, facendo sì che l’emendamento venisse di fatto rigettato.
“Una scelta che ci rammarica – è stato il commento, a tal proposito, del gruppo consiliare Insieme per un bel Comune – non solo perché, ancora una volta, questa amministrazione umilia il diritto di iniziativa della minoranza, ma soprattutto perché questo rifiuto, che è solo politico, priva i nostri cittadini più deboli, le nostre famiglie e la comunità intera, di soldi che potevano essere impiegati, da subito, per dare una risposta forte alle emergenze causate dal Covid e dal distanziamento sociale“.
Parole che il sindaco di Revine Lago Massimo Magagnin ha rimandato al mittente, specificando in primis come tale cifra fosse stata inviata dallo Stato “per affrontare le minori entrate a causa del Covid”.
“Circa 110 mila euro sono stati spesi per la scuola primaria Mazzini, per l’asilo Patrioti Brigata Piave, – ha spiegato Magagnin – per l’acquisto dei divisori per gli uffici comunali, le attrezzature per la Protezione civile e una tenda per le emergenze. Oltre a ciò, la cifra comprende un bando rivolto alle microimprese e un altro per il conferimento dell’assegno prenatale”.
“Abbiamo accantonato questo fondo per prudenza, considerato che non sappiamo come andrà questo 2021 e quelle che saranno le decisioni del Ministero: quindi, ribadisco come tale scelta sia stata dettata da un criterio di prudenza”, ha sottolineato il primo cittadino.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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