Revine Lago, successo per la 16esima edizione del Lago Film Fest: luci artistiche per il “Festival diffuso”

Sta macinando ogni sera un sold out la 16esima edizione del Lago Film Fest, la rassegna cinematografica dedicata al cinema indipendente, organizzata ogni anno nel Comune di Revine Lago.

Una kermesse che neppure il Covid-19 è riuscito a fermare e, all’opzione appetibile di un’edizione tutta online, è stata preferita la possibilità di riproporre una forma rivisitata del festival, all’insegna delle norme di sicurezza.

E tale scelta è stata premiata dal pubblico, visti i risultati ottenuti e l’appello dell’organizzazione a prenotare per tempo il proprio posto, collegandosi alla piattaforma online nel sito del Lago Film Fest: in caso di pioggia verrà comunque assicurata l’opportunità di guardare i film in steaming.

Sono già a quota 300 i fruitori del virtual pass, un sistema per poter partecipare al Lago Film Fest in tempo reale e segno di quanto sia stata indovinata la soluzione della partecipazione sia in presenza che in via digitale.

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Formula utile già a partire dalla serata di inizio del festival, ovvero lo scorso venerdì 24 luglio, quando il maltempo ha costretto alla visione dei film solamente in streaming: “Festival bagnato, festival fortunato” è stato il commento da parte degli organizzatori sui social ed evidentemente la prima sera è stata proprio il preludio di un’edizione di successo, dove l’interesse del pubblico si è concentrato non soltanto sulle proiezioni per adulti suddivise nelle diverse categorie (Internazionali, Nazionali, Nuovi segni e Regione del Veneto), ma anche sull’arena Unicef, con i corti per bimbi e ragazzi di diverse età.

Anche il suggestivo borgo, che abbraccia le rive del lago, è divenuto ancora una volta, sebbene in una forma diversa, protagonista dell’appuntamento: mentre le proiezioni saranno tutte concentrate in riva al lago, un “Festival diffuso” nelle vie di Lago è ciò che è stato messo in scena, con una serie di installazioni artistiche che vanno a mimetizzarsi con il paesaggio urbano.

Un paesaggio reinventato, quindi, nell’ottica di una fruizione artistica, che si propone come anello di congiunzione tra il format presente e quello del passato.

“Non volevamo arrenderci all’idea di un borgo spento dopo sedici anni di festival – è il commento di Carlo Migotto, direttore artistico del festival assieme a Viviana Carlet e Morena Faverin – Abbiamo quindi raccolto l’invito di molti abitanti del paese, che ci hanno messo a disposizione finestre e facciate delle case”.

Una cornice unica, quindi, che andrà ad accompagnare la kermesse ogni sera, fino all’ultimo appuntamento in programma per domenica 2 agosto.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Lago Film Fest).
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