Un museo per Giuseppe “Bepi” Grava, artista poliedrico di Revine Lago: è questo il progetto che il Comune ha in serbo.
Come è emerso lunedì, nel corso del consiglio comunale, l’amministrazione sarebbe alla ricerca di un locale nel centro storico di Revine, frazione in cui era nato, per realizzare un museo che contenga tutti gli oggetti lasciati dall’artista.
Nato nel 1935 e deceduto nel novembre 2021, Bepi Grava fu un medagliere di fama internazionale (ne produsse oltre 250), pittore, scultore, acquerellista, disegnatore, fotografo, autore di disegni industriali e pubblicitari.
Il nonno e il papà erano scultori affermati, quindi Bepi Grava proveniva da una famiglia dove l’arte era di casa.
Da giovane Bepi Grava frequentò la Scuola superiore d’arte di Milano, dove negli anni sessanta si diplomò prima in grafica pubblicitaria e poi in scultura medaglistica.
Nel 1977 fece ritorno a Revine Lago, dove lavorò nello studio che fu del nonno e del padre. Proprio Revine Lago fu spesso lo sfondo che ispirò le sue opere, mentre delle altre creazioni gli venivano commissionate dall’estero.
Grazie al suo lavoro artistico ottenne diversi riconoscimenti. Fu vicepresidente del Circolo vittoriese di ricerche storiche e l’anima della “Festa dei Grava”. Una figura al quale il suo territorio di origine intende rendere omaggio.
(Autore: Arianna Ceschin)
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