Le immagini della videosorveglianza, il martello e il coltello: gli indizi che inchiodano Bujar

I primi e rilevanti riscontri che, insieme ad altri, hanno condotto al fermo (ieri convalidato dal giudice) del 41enne kosovaro, sono alcuni frame video, un martello e un coltello.

Nelle immagini video in possesso degli inquirenti si vede un uomo, con abiti simili a quelli sequestrati all’indagato al momento del fermo e con una corporatura compatibile, che viene ripreso dalle telecamere di una vicina abitazione mentre, nella tarda mattinata del 19 dicembre scorso (il giorno del delitto), si aggira circospetto nei pressi dell’abitazione della vittima, gettando all’interno del giardino una borsa scura (la stessa poi sequestrata dai militari dell’Arma, contenente attrezzi da lavoro) e poi scavalca la recinzione della villetta.

C’è poi il martello recante la scritta “7 color” che fa capo all’indagato, con il quale il presunto omicida rompe il vetro di una portafinestra e irrompe in abitazione (attrezzo rinvenuto all’interno dell’abitazione della vittima e sequestrato dagli operanti).

Infine il coltello, con manico di legno e lama da 20 centimetri, ritrovato nel lavello della cucina parzialmente lavato e anch’esso sottoposto a sequestro (sarebbe identico a un altro ritrovato nella citata borsa degli attrezzi e della stessa serie di quelli poi ritrovati in casa di Fandaj).

(Foto: Carabinieri Treviso).
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