C’è chi concepisce il viaggio in maniera diversa da quello che è il sentire comune: è il caso di Marco Zanchettin (nelle foto), 24enne di Castello Roganzuolo, frazione del Comune di San Fior, che ha viaggiato attraverso l’Europa a bordo della propria bicicletta, arrivando a macinare fino 4 mila chilometri.
“Tutto è iniziato nel 2015 – spiega il 24enne – quando mi mancava uno stimolo e non avevo mai fatto ciclismo o viaggiato molto. Così ho fatto il mio primo viaggio in bicicletta verso Roma e devo dire che è stato un po’ faticoso”.
“Successivamente – continua Zanchettin – ho continuato con i miei viaggi: ero più allenato e organizzato e così sono arrivato a Tangeri, attraversando il nord Italia, la Spagna e la Francia“.
“L’anno scorso – ricorda il giovane – sono andato a Parigi, Nizza e Amsterdam, mentre durante le ultime vacanze invernali sono arrivato fino a Tenerife. Pochi giorni fa, invece, sono andato a Cracovia, passando per la Slovenia, l’Ungheria, la Croazia e ho fatto anche la risalita dell’Italia“.
Ma quanti chilometri ha percorso Zanchettin in sella alla sua bicicletta e quali sono state le difficoltà maggiori incontrate? “Durante il mio primo viaggio – precisa il 24enne – ho pedalato per 8 giorni coprendo 1.000 chilometri, mentre nell’ultimo in 26 giorni ne ho fatti 4 mila. Mi piace molto visitare i posti in cui arrivo, per questo mi appoggio a ostelli e bed & breakfast, mentre la tenda e il sacco a pelo li porto con me solamente per eventuali emergenze. Il primo viaggio sicuramente è stato il più difficile, perché non ero allenato e preparato, quindi la fatica si è fatta sentire tanto”.
“Posso dire – aggiunge Zanchettin – che il ricordo più bello è stato quello in cui ho incontrato una persona che stava facendo la mia stessa esperienza: in Germania ho conosciuto un signore torinese di 51 anni e abbiamo trascorso una settimana insieme, da cui ne è nata una bella amicizia”.
Si dice che il viaggio, oltre a essere un momento per staccare la spina sia anche un’occasione di riflessione, e l’esperienza di Marco Zanchettin fa pensare a questo aspetto. “Solitamente preferisco viaggiare da solo – ammette il giovane – perché mi da uno stimolo in più e mi permette di seguire i mie ritmi e conoscere le persone”.
“A chiunque volesse provare la mia esperienza – spiega Zanchettin – consiglierei di provare un modo così incredibile di viaggiare, magari allenandosi prima e avendo in testa un obiettivo: gli scenari sono pazzeschi e si vedono le cose con occhi diversi”.
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(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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