Questa notte, all’ospedale di Castelfranco Veneto, è scomparso prematuramente Maurizio Cecchetto (nella foto), lasciando la moglie Laura e la figlia Elena.
Cecchetto, definito dai colleghi della Cisl come un sindacalista di levatura eccezionale, viene ricordato come un grande mediatore, uomo mite e discreto, rispettoso di tutti, pur nelle differenze, e un amico fidato e sincero.
“Maurizio – commenta il segretario generale della Cisl Belluno Treviso, Cinzia Bonan – dopo i 25 anni di presenza confederale nella Cisl trevigiana, ancora oggi era al nostro fianco nella gestione di un progetto editoriale sulla storia degli ultimi 50 anni della Cisl di Treviso. Si è sempre mantenuto a disposizione dell’organizzazione, offrendo il suo contributo al gruppo dirigente con la serietà, la discrezione, la capacità di analisi e riflessione che l’hanno sempre contraddistinto”.
“Un’intera generazione di sindacalisti – conclude -, me inclusa, è cresciuta con lui all’interno di una Cisl aperta al confronto, alla dialettica, ai giovani, alle diverse esperienze di vita di ognuno. Ci lascia un grande vuoto, sarà insostituibile. Siamo vicini più che mai alla sua amata famiglia, alla quale esprimiamo le nostre più sentite condoglianze”.
Cecchetto era nato ad Annone Veneto nel 1952 e, dopo il matrimonio, era andato a vivere definitivamente nel Comune di San Fior.
Finiti gli studi tecnici è stato assunto come manutentore all’ospedale di Conegliano. Attivo nelle Acli, si è iscritto alla Fisos Cisl, con la quale inizia la sua lunga storia di impegno nella Cisl, prima da delegato, poi da operatore e poi da dirigente.
Dopo l’attività nella federazione, dove ricopre anche la carica di segretario provinciale, viene eletto nella segretaria dell’Unione della Sinistra Piave nel 1983 e poi, con la riunificazione della Cisl trevigiana, nella segreteria dell’Unione di Treviso di cui diventa segretario generale dal 2000 al 2007.
Passerà poi con la Cisl del Veneto dove, come componente della segreteria regionale, si occuperà di sanità, politiche sociali, sicurezza sul lavoro, immigrazione e fisco. Dopo il pensionamento assume la carica di presidente della Fondazione Corazzin.
È stato membro della Pastorale del lavoro della forania di Conegliano e della Scuola di formazione sociale diocesana, nonché fondatore con Cgil e Uil dell’associazione Fratelli d’Italia per dare risposte ai primi immigrati arrivati nella Marca nei primi anni Novanta.
È stato anche presidente del Comitato Inps di Treviso dal 2014 al 2017.
Durante la sua attività di dirigente sindacale aveva conseguito, vincendo un concorso pubblico, il titolo di ispettore tecnico e, alcuni anni fa, nel massimo riserbo, quello di Cavaliere della Repubblica.
Il sindaco di San Fior, Giuseppe Maset, ricorda Cecchetto come una persona molto riservata, pacata e mite, impegnata nei confronti del prossimo.
“Ricorderemo anche lui – ha dichiarato il primo cittadino di San Fior -, assieme a tutti gli altri cittadini che non hanno potuto ricevere un adeguato saluto finale”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: L’Azione).
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