In un’epoca in cui spesso si sente parlare della scomparsa dei piccoli negozi di prossimità, a causa dei grandi colossi del commercio, a San Fior (più precisamente a San Fior di Sotto) c’è stata un’inversione di tendenza.
Due venerdì fa ha ufficialmente aperto i battenti il piccolo mercato di prossimità, uno spazio di vendita allestito ogni venerdì mattina, a partire dalle 8.30, in un parcheggio situato a fianco della chiesa di Santa Giustina, in via Zoppè.
Un piccolo spazio di vendita che assicura prodotti di prima necessità: una bancarella di frutta e verdura si affianca a un’altra con pesce crudo e già cotto (anche fritto). Infine un terzo banco offre una gamma di formaggi e salumi, insieme a prodotti alimentari essenziali, come uova, latte, miele, polenta e tortellini.
Un mercato, quindi, che si rivolge a chi non ha la possibilità di spostarsi di molto o spesso per fare la spesa e, allo stesso tempo, offre la possibilità di usufruire di quel servizio di prossimità a cui i paesi sono sempre stati un tempo abituati.
E il bilancio di questi primi due venerdì è stato positivo: passanti e residenti hanno approfittato di questo servizio, usufruendo anche del parcheggio limitrofo della chiesa, per recarsi verso queste bancarelle e, allo stesso tempo, c’è chi ha colto l’occasione per scambiare quattro chiacchiere e aggiornarsi sulle ultime novità.
“Di norma lavoriamo anche in altri mercati – ha spiegato Michele Baccichet, fruttivendolo sanfiorese, promotore dell’iniziativa – Da tempo parlavamo di questa possibilità e abbiamo scelto il venerdì, perché era il nostro giorno libero, in cui eravamo disponibili da altri mercati”.
“Qui a San Fior di Sotto ha chiuso un supermercato e, di conseguenza, abbiamo chiesto all’attuale amministrazione comunale la possibilità di organizzare questo mercato, in maniera tale da offrire un servizio e di testare l’interesse della gente per questa iniziativa. La gente ci conosce proprio perché lavoriamo anche in altri mercati – ha proseguito – Abbiamo iniziato a organizzarci a fine settembre e atteso l’agibilità di questo nuovo parcheggio.Intanto abbiamo puntato sui prodotti alimentari e locali, ma l’auspicio è quello di poter ampliare questo piccolo mercato“.
Un’idea è quella di introdurre un’altra tipologia di merce, come ad esempio l’abbigliamento ma, come emerso dal racconto dei tre venditori ambulanti, si vedrà cammin facendo.
Nel frattempo, questi venditori hanno voluto credere a questo progetto, unendosi per dargli vita e cogliendo l’entusiasmo da parte della gente, come ha spiegato Daniel Ravagnan, il quale arriva da Chioggia con il suo banco del pesce. Il venditore ha spiegato come tutto sia iniziato con il passaparola tra i venditori.
“Ancora è presto per fare un bilancio, ma la gente ha colto la finalità dell’iniziativa – ha riferito Mirco Gallo, che ha aderito al mercato con il suo banco di salumi e formaggi – Diamo un senso di spesa completa e si recupera il vecchio rapporto diretto tra cliente e venditore, quel senso del consigliare”.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Arianna Ceschin)
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