Le bellezze e gli scorci di San Fior raccolti in un volume: inaugurata la mostra fotografica nella sala polifunzionale

Un viaggio alla scoperta – o meglio, alla riscoperta – dei territori locali. Questo il messaggio trasmesso durante la serata di presentazione di “San Fior. Paesaggi narranti” – un saggio fotografico accompagnato da una mostra – tenutasi giovedì 4 aprile nella sala polifunzionale di San Fior.

Il volume raccoglie le immagini – alcune delle quali riprese nella mostra – scattate durante lo scorrere delle stagioni dal fotografo Arcangelo Piai di Susegana tra i territori sanfioresi, istantanee accompagnate dai testi di Francesco Soletti e dalla prefazione di Susanna Maset e Antonio Soligon.

L’obiettivo ha catturato l’apparire del paesaggio sanfiorese nel corso della sua continua evoluzione, immortalandone i colori e le sfumature e rendendo testimonianza di quanto, e soprattutto di come, la realtà locale stia mutando: un’occasione, quindi, per riflettere anche sulla necessità di “lasciare un bel mondo” alle nuove generazioni.

L’entusiasmo della riscoperta del sapore dei paesaggi locali è emerso dalle varie prospettive offerte dalla macchina fotografica la quale, coinvolgendo i passanti nelle proprie immagini, ha contribuito alla costruzione di un autentico racconto antropologico.

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Storia, tradizioni e scoperta di angoli paesaggistici quasi inediti sono le componenti intersecatesi in un lavoro durato un anno, lasciando l’opportunità ai vari dettagli e alla poetica della fotografia di interagire tra loro, per poter rivolgere una nuova e diversa attenzione al paesaggio.

La riscoperta dei luoghi dove la tranquillità regna sovrana è frutto della volontà di raccontare un territorio riconoscibile. – ha spiegato il fotografo Arcangelo Piai – Nelle foto appare la combinazione tra la luce naturale e quella artificiale, tipica della nostra epoca ed è interessante scoprire come il passaggio anche di una sola persona possa cambiare un determinato luogo”.

Gli stessi scorci sono stati immortalati durante lo scorrere delle stagioni, per mostrare quanto il territorio possa davvero mutare nei mesi. Non sono mancati negli scatti immagini suggestive, come nel caso degli alberi che creano una trama su Castello Roganzuolo.

“Ciò che ho fotografato – ha spiegato Piai – è stato fatto per rendere giustizia al territorio di San Fior, con la speranza che venga visitato sempre di più“.

“Non ci rendiamo conto di quale sia il nostro territorio finché non ci passiamo in mezzo. – è stato il commento del sindaco Gastone Martorel – In poco spazio troviamo un ambiente vario e variegato, del quale vediamo sempre i difetti e mai i pregi”.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
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