L’acquisizione dell’area della Leiballi Carni ha acceso lo scontro tra maggioranza e minoranza a San Fior.
La questione è stata trattata durante il consiglio comunale del 29 luglio, a margine del quale il gruppo di opposizione “Lega – Tutti per San Fior” ha espresso la propria posizione contraria all’interno di una nota.
“Innanzitutto, parallelamente all’acquisto dell’area della fallita società Leiballi Carni, la maggioranza vuole sacrificare subito l’area di Via Ferrovia, destinata dalla precedente amministrazione alla costruzione del nuovo magazzino comunale – la premessa della capogruppo Marika Urban -. Come si legge nei documenti, già ai primi di luglio la ditta Apinox ha presentato un’offerta ufficiale per l’acquisto del terreno, dove scrive di aver appreso ‘che l’amministrazione comunale di San Fior ha manifestato la volontà di procedere alla vendita’, volontà tuttavia stranamente negata in consiglio dall’amministrazione”.
“Negli stessi giorni, la ditta Furlan, vincitrice dell’appalto per la realizzazione del magazzino, scriveva di essere ‘in attesa di sollecita comunicazione’ da parte del Comune per la stipula del contratto – prosegue -. La conclusione della procedura, invece, è stata bloccata per tre mesi dall’amministrazione, con la motivazione di aver individuato nell’area Leiballi Carni un nuovo sito dove realizzare strutture comunali, tra cui anche il magazzino”.
“Il problema è che, nei documenti presentati dall’amministrazione, non si fa minimamente menzione a questi passaggi, di cui né il consiglio né i cittadini sono stati informati, e, cosa ancora più grave, dagli atti si capisce chiaramente che l’amministrazione non ha idea della reale e attuale consistenza dell’area Leiballi Carni dal punto di vista ambientale, oltre a non avere ancora nessuna previsione concreta di costi e tempi per lo svolgimento dell’operazione – sottolinea Urban -. Per questo, abbiamo autonomamente acquisito la perizia di fallimento redatta nel 2013, dove si legge chiaramente che, oltre agli elevati costi di bonifica (più di un milione di euro, soltanto per l’eternit), in mancanza di un’indagine sul suolo e sui materiali, l’acquirente dell’area ‘dovrà rinunciare a qualsiasi pretesa nei confronti del fallimento e dell’esperto stimatore, qualora il sito dovesse risultare inquinato, sia sopra che sotto il suolo’. In sostanza, un salto nel vuoto senza possibilità di tornare indietro”.
“Inoltre, ci chiediamo come farà l’amministrazione a sostenere, nei confronti della ditta Furlan, la motivazione di ‘pubblico interesse’, con la quale è stato rimandato l’inizio dei lavori per il magazzino in via Ferrovia – aggiunge –. È evidente che rischia di instaurarsi un delicato contenzioso giudiziale, con possibile condanna del Comune a un risarcimento danni a favore della ditta. Di tutta questa storia, l’unica certezza è che la realizzazione del magazzino comunale ora è fortemente a rischio, lasciando insoddisfatte le aspettative delle varie associazioni interessate, che dovranno ancora adattarsi a spazi e soluzioni inadeguate – conclude -. Per questo motivo, durante il consiglio comunale, abbiamo chiesto formalmente che la procedura in corso, relativa alla costruzione del nuovo magazzino in via Ferrovia, venga portata a termine”.
La replica della maggioranza
Sul punto non si è fatta attendere la replica della maggioranza, che ha difeso le proprie scelte sulla questione, chiarendo che l’intervento proposto sarà al servizio di “attuali ma anche future necessità di associazioni e cittadini di San Fior”. Un intervento che “non potrà essere concluso in 5 anni, ma che tra 10 darà a San Fior una nuova vita”, come emerso.
“Un progetto lungimirante, che tiene conto delle esigenze future dei cittadini, dei movimenti turistici, delle associazioni, degli spazi e quindi della possibilità di avere una congrua disponibilità di parcheggi, senza andare a incrementare il traffico urbano in aree delicate, pur rispettando la centralità dell’operazione – la replica del sindaco Gastone Martorel all’interno di una nota -. Questo implica un cambio di rotta con il passato. Nel recente passato si credeva di realizzare un’area polifunzionale a ridosso delle scuole elementari. Gli spazi ci sarebbero stati solamente per l’edificio, ma non per i molti servizi complementari, necessari per un futuro centrato sulla mobilità”.
“Proviamo a pensare a un indice di riempimento massimo da parte delle scuole medie ed elementari e, nello stesso tempo, da parte di una struttura polifunzionale nella stessa area. Via Mel e tutte le strade del centro sono già intasate, senza ulteriori strutture. Su 45 mila metri quadrati di area, pressoché adiacente, questo non accadrebbe – ha aggiunto -. Manteniamo fede alle idee esposte e posizioni raccolte durante la campagna elettorale: pensiamo che aree polifunzionali, con tanto di edifici dedicati alle associazioni e molto altro, debbano esistere in aree molto più ampie, a servizio di tutti, con parcheggi congrui, sempre praticamente in centro”.
Il primo cittadino ha quindi fatto una riflessione in ottica Unesco: “Il Comune di San Fior ricade nella ‘buffer zone’ dell’area Patrimonio Unesco. Una sala polivalente dedicata alla musica, anche alla musica della più importante orchestra dell’area, potrebbe produrre momenti di aggregazione, legando tutta l’area Conegliano Valdobbiadene e portando a San Fior un turismo accessibile.
E gli studenti delle scuole, come potrebbero raggiungere quotidianamente l’area? Attraverso un percorso pedonale sicuro già in parte esistente – ha precisato -. Oggi siamo arrivati a un bivio e serve scegliere! Rimanere ancorati a microprogetti, senza badare al futuro, o costruire il futuro di una comunità che merita il rilancio, per tornare a splendere anche all’interno dei Comuni più grandi, che hanno molto di più da offrire”. “Con questa operazione verrà riconvertita e sistemata un’area che è in stato di abbandono da oltre 10 anni. Verrà data massima attenzione al verde, per contribuire ad avere una San Fior ancor più sana” ha concluso il primo cittadino.
Il gruppo “Vivo San Fior – Martorel sindaco” ha quindi specificato che con l’approvazione della delibera del consiglio comunale “si dà mandato al sindaco di procedere per dare impulso all’asta per la cessione dell’area, autorizzando a tale scopo di proporre un’offerta di importo massimo pari all’80% del valore dell’ultima asta andata deserta (630 mila euro)”.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Lega – Tutti per San Fior)
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